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PERUGIA - Il consigliere provinciale del PRC-SE con una interrogazione chiede alla Provincia di Perugia, nell’ambito delle sue competenze di intervenire sull’ATC1 per fare in modo che la squadra 2B abbia assegnati i settori B39 e B40 oltre ai settori B49 e B52, in considerazione della storia della squadra e delle esigenze di razionale gestione del territorio da parete delle squadre cinghialiste, criterio questo sempre seguito dalla ATC 1 ed alla base della scelta di assegnazione dei settori. “La squadra cinghialista “Due Bi” effettua - ha dichiarato Baldelli - da Venti anni l’attività venatoria nello spazio avente le seguenti coordinate: Comprensorio B distretto 6, settori B39 e B40 ( località Santa Cristina – Val Cerasa ), B49 e B 52 ( località Casacce di Belvedere - Viali ). La residenza della squadra in questione si trova nel settore B40 in località Santa Cristina , come attestano anche i documenti di iscrizione inviati alla ATC 1. Considerato che la squadra 2B, forte di circa sessanta elementi ha non solo effettuato da sempre in maniera responsabile l’attività venatoria “in stricto senso”, ma si è anche preoccupata della cura del territorio, mantenendo buoni rapporti con il mondo dell’agricoltura pagando direttamente i danni occorsi e provvedendo con risorse proprie ad installare le reti di recinzione elettriche, senza gravare in alcun modo sulle casse della Provincia. Nel quadro delle assegnazioni dei settori alle squadre dei cinghialisti, si ventila la decisione di destinare i settori B39 e B40 ad altre squadre, senza tener conto né della sede di residenza della squadra, né soprattutto dei molti anni di esercizio, dell’attività venatoria nei distretti sopra richiamati. E’ bene ricordare che la squadra in questione non mai ha preteso altri territori nell’ambito della ATC 1, né ha mai sollevato altri contenziosi. In oltre, la decisione di assegnare ad altre squadre i settori B39 e B40 solleverebbe dispute e contenziosi, con conseguente dispendio di tempo e di risorse (denaro di tutti i cacciatori ) da parte dell’ATC 1. La gestione della materia venatoria, quale quella portata avanti nel corso degli anni dalla Provincia e dalla ATC 1, si fonda sulla ricerca dell’accordo tra squadre piuttosto che sull’apertura di fronti di dissenso e di contenzioso. Condividi