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di Nicola Bossi Era nell'aria, anche per via degli echi romani che hanno preceduto la nascita della Federazione della Sinistra. Anche in Umbria Rifondanzione Comunista, e di conseguenza La Sinistra, perderà per strada una corrente, Sinistra critica, capitanata da Luigino Ciotti, già responsabile esteri e animatore dei circoli di Bastia. Una scissione al momento individuale, ma per onor di cronaca è importante ribadire che nell'ultimo congresso regionale del Prc, Luigino Ciotti con la sua mozione aveva raccolto 99 voti in Provincia di Perugia (il 9,23 per cento) e 23 voti in provincia di Terni (3,5 per cento). Comunque Ciotti, almeno per il momento non se ne andrà sbattendo la porta. Sarà una uscita con tanto di documento critico ma anche qualche apprezzamento. "Alla Cosa Rossa riconosco comunque il merito di cercare di dare delle risposte di sinistra al Paese, nel momento in cui la deriva centrista che vede Berluscono, il Pd e la Cosa Bianca sempre più forte. Ma la cancellazione del congresso nazionale dimostra la scarsa democrazia dentro Rc e soprattutto rafforza il sospetto che la Cosa Rosa nasce per proteggere gli apparati di partito e non la gente, i movimenti e la lotta". Ciotti ad Umbrialeft ammette che, dopo aver speso una vita per l'ideale comunista, non può restare in un Governo che affossa i lavoratori o in un soggetto politico che cancella di fatto il simbolo del lavoro: la falce e il martello. "Non posso rinunciare a questo simbolo. Ma guardate come me tante altre persone sentono questo dolore nel petto. Non è da sottovalutare questa scelta". Ciotti forse ha dimenticato che il simbolo del lavoro resterà almeno in questa prima fase sotto l'Arcobaleno della Sinistra. Ma c'è spazio per un nuovo movimento comunista, alla sinistra de La Sinistra? Per Ciotti sì. "La manifestazione del Gay-Pride, Genova, la lotta al precariato, i movimenti per l'acqua pubblica e quelli per l'ambiente dimostrato che c'è una grande base di popolo che vuole ancora lottare e credere in qualche cosa. Sarà questa la base del futuro movimento comunista che come Sinistra Critica andiamo a formare". Ciotti non nasconde però le difficoltà di una frantumazione a sinistra che è imbarazzante in fatto di sigle senza grandi truppe. "I processi di unificazione avvengono attraverso delle lotte comuni e dal volere della base. La Politica non è facile e non sarà facile aggregare le diverse anime della sinistra comunista". Condividi