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STRASBURGO - Al Congresso dei poteri locali e regionali, organo consultivo del Consiglio d’Europa, che ha tenuto la sua sessione plenaria a Strasburgo il 27, 28, 29 maggio con la presenza di rappresentati dei 47 paesi membri, il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini è stata eletta, in rappresentanza del gruppo Socialista Europeo, presidente della componente “poteri ed autonomie locali” (l’altra componente è quella delle “regioni”) della Commissione per lo sviluppo sostenibile ed è, in quanto tale, vicepresidente dell’assemblea plenaria di settore che è presieduta dalla delegata turca Gaye Doganoglu, del PPE. Questa commissione è delle quattro nelle quali si articolano i lavori del Congresso e si occupa di pianificazione ambientale delle città e dei territori. La Cecchini è una dei due italiani alla guida di Commissioni. L’altro è Valerio Prignachi, del PPE, eletto presidente della Commissione che si occupa di coesione sociale. Il capo della delegazione italiana, Fabio Pellegrini, fa parte dell’Ufficio di presidenza del Congresso. “La partecipazione al Congresso dei poteri locali e regionali - sottolinea la Cecchini - è un’occasione importante per mantenere Città di Castello a contatto diretto con un’ampia ricchezza di esperienze di governo delle complessità che i poteri locali si trovano quotidianamente ad affrontare in un’area molto vasta che oltrepassa i già larghi confini dell’Europa a 25”. “A favore della candidatura di Città di Castello alla guida della Commissione per lo sviluppo sostenibile ha giocato positivamente - sottolinea la stessa Cecchini - la consolidata attenzione della città per le problematiche dell’ambiente urbano e naturale in quanto sede della Fiera delle Utopie concrete e dell’Alleanza per il Clima che la rendono crocevia di un confronto di largo respiro culturale sulle prospettive della sostenibilità ambientale e realtà locale di una regione come l’Umbria che ha la qualità dell’ambiente come suo elemento distintivo. La Commissione si occupa di sviluppo sostenibile non solo per gli aspetti energetici, climatici, tecnologici ma anche per quelli che riguardano la qualità della vita e della cittadinanza”. “Tra i documenti della Commissione, c’è - afferma la stessa Cecchini - la ‘Carta urbana europea’ nella quale si pone in risalto l’esigenza che le città prendano in considerazione le nuove esigenze della democrazia nella sua dimensione partecipativa e non trascurino il ricorso ad assemblee di cittadini, a referendum locali, a dispositivi per sviluppare l’informazione, il dibattito pubblico e la cooperazione in materia di pianificazione urbana. Il documento incoraggia inoltre le città ad utilizzare pienamente le nuove tecnologie dell’informazione per migliorare la consultazione dei cittadini”. “Dal confronto con le esperienze condotte in altre realtà locali europee potranno venire - questo l’auspicio della Cecchini - contributi di grande interesse per alcune delle tematiche su cui il comune e la comunità tifernate hanno avviato una profonda riflessione”. Condividi