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di Daniele Cibruscola PERUGIA - La procura di Perugia ha deciso di calare “le carte grosse”. In venticinque infatti (tra cui anche un Assessore) si sono visti recapitare un avviso di garanzia per procedure irregolari riguardanti, pare, appalti per la costruzione di strade e scuole del Perugino. Sono ancora molti gli interrogativi, ma sembrerebbe che gli avvisi non riguardino solo la Provincia e che anzi, andando a toccare anche Comune, Regione e un noto imprenditore locale (si fa timidamente il nome di un noto imprenditore eugubinio), raggiungerebbero persino quota 100. Se tutto dovesse essere confermato si tratterebbe di un vero scossone agli “equilibri di potere” che in Umbria sono da sempre fondati (e mai termine fu più appopriato) sul cemento e sugli imprenditori di settore. Aggiornamento (ore 13.45): Le società interessate sarebbero ben cinque, gli imprenditori più di dieci. Tra i reati ipotizzati dal sostituto procuratore Manuela Comodi ci sarebbero quello per delinquere finalizzata alla corruzione (e alla turbativa d'asta) e quello di falso in atto pubblico. I funzionari di polizia si sono presentati oggi nelle sedi degli Enti sopracitati, ma anche del Comune di Città di Castello e della Fondazione della Cassa di Risparmio del Capoluogo Umbro; le perquisizioni sono tuttora in corso. Condividi