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Se fino adesso si è andati avanti alla meno peggio, senza una programmazione vera e propria, e senza neanche un dirigente responsabile, ora all'Officina delle Fs di Foligno si rischia di rimanere aperti ma senza personale in grado di portare avanti quella produzione che sarà pure senza programmazione ma è esistente e richiede lavoro. Alla fine di quest'anno 49 persone andranno in pensione. Altre 31 ad aprile. Ovviamente nessun ricambio di forza lavoro è stato previsto. Da qui la rabbia, la preoccupazione dei sindacati che vedono lo spettro della chiusura, se non imminente, almeno molto prossimo. "Per il nostro territorio - scrivono in una nota i rapprentanti sindacali della Cgil - perdere 80 posti di lavoro è come vedere chiudere un’azienda di medie dimensioni. All’interno della nostra Officina esistono problematiche che devono essere risolte localmente ma, per motivi a noi ignoti, ciò non avviene: l’assenza da anni di un turn-over generazionale ha portato a perdite di professionalità non solo a livello di singoli operatori ma anche a livello di dirigenti intermedi. Non è sostenibile avere caporeparto in superbonus che da un giorno all’altro potrebbero lasciare il loro incarico senza che ci sia personale già pronto a sostituirli. Tutto ciò è aggravato dalla mancata nomina del dirigente responsabile dell’Omc di Foligno". Ma ciò che fa più male è l'assenza di una volontà di un rilancio della Officina. "Abbiamo già notizie - continuano - che per il prossimo anno avremo circa 60.000 ore di lavoro in meno che, guarda caso, sono le ore pari alle persone che andranno in quiescenza al 31/12. Non è condivisibile l’idea che si possa ricorrere al lavoro straordinario per ricoprire le ore di lavoro di quel personale che andrà in pensione ad aprile del 2008. E’ umiliante credere che 5 assunzioni possano risolvere gli annosi problemi dell’Officina. Ripetiamo che è necessaria avviare una politica seria di turn-over generazionale. E’ fondamentale risolvere i gravi problemi di contabilità industriale che provocano squilibri di bilancio di notevole entità. Se la situazione non muterà nel breve periodo la RSU è pronta a sostenere la vertenza da tempo aperta con tutte le forme di lotta previste dal contratto nazionale. "Da ultimo chiediamo alle Istituzioni di non abbassare la guardia e di continuare il percorso intrapreso da tempo con il tavolo istituzionale che per noi rappresenta un utile strumento per tutelare i diritti e il lavoro nell’Ogr. Sarebbe ancor più utile se a questo tavolo partecipasse anche l’Azienda". Condividi