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PERUGIA - I dati di Movimprese relativi al primo trimestre 2008 evidenziano un rallentamento della nascita di nuove imprese in provincia di Perugia. Sono 1.406 le iscrizioni da gennaio a marzo 2008 a fronte delle 1.520 di un anno fa: la contrazione è del 7,5%. Di contro, considerando gli stessi periodi - riferisce una nota della Camera di commercio di Perugia - si registra un calo anche nelle cessazioni: -8,1%, peraltro non sufficiente a compensare le minori iscrizioni. Comunque la base imprenditoriale registra un ampliamento rispetto a 12 mesi fa, dello 0,7%, con 72.700 imprese iscritte alla Camera di commercio al 31 marzo 2008. ''I dati del primo trimestre 2008 (che per quanto si riferisce alla creazione di nuove imprese, è il peggiore degli ultimi tre anni) - ha spiegato Alviero Moretti, presidente della Camera di commercio di Perugia - sembrano evidenziare un raffreddamento della voglia di fare impresa e devono indurci a una attenta riflessione. E' positivo, tuttavia che anche le cessazioni siano in calo''. Moretti - prosegue la nota - ha comunque sottolineato come non vada sottovalutato il fatto che la base imprenditoriale della provincia di Perugia si è comunque allargata nell'ultimo anno di quasi 500 imprese. Le cessazioni hanno fatto un passo indietro rilevante passando in un anno da 1.850 a 1.701, a significare che le imprese hanno vita più lunga e in numero maggiore riescono a consolidarsi e a stare sul mercato. ''Abbiamo l'obbligo di analizzare e interpretare con attenzione tutti i dati a nostra disposizione - ha detto Moretti - ma è innegabile che il momento congiunturale è caratterizzato da difficoltà non trascurabili, che impongono un impegno crescente a tutte le istituzioni responsabili dello sviluppo economico del territorio''. Nel dettaglio, per quanto si riferisce alle nuove iscrizioni nel primo trimestre 2008, il risultato migliore si registra nelle Attività manifatturiere (+11,7%), mentre in calo sono i settori del Commercio all'ingrosso e al dettaglio (-21,7%), delle Costruzioni (-7%), degli Alberghi e ristoranti (-12,2%), dell'Intermediazione Monetaria e Finanziaria (-45,7%) e delle Attività immobiliari, noleggio e informatica (-4,1%). Per quanto riguarda le cessazioni, i comparti in cui si evidenzia il maggior numero di chiusure sono i Trasporti (+17,5%) e le Attività immobiliari, noleggio e informatica (+6,6%). Un discorso a parte va fatto per le imprese artigiane, che registrano nel primi tre mesi del 2008 un saldo negativo di 381 unità, pari a un tasso di crescita di -1,96%. Condividi