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PERUGIA - Non un atto d'accusa nei confronti delle istituzioni ma la richiesta pressante di una maggiore attenzione alla questione della tutela della salute mentale a Perugia, che sta assumendo i caratteri dell'emergenza, e' alla base della domanda delle associazioni dei familiari dei soggetti affetti da disabilita' mentale di tenere su questo tema la seduta monotematica del consiglio comunale in programma per mercoledi' prossimo. Ne ha illustrato contenuti e motivazioni, stamani in una conferenza stampa, il presidente dell'assemblea, Roberto Ciccone, insieme alla consigliera Maria Pia Serlupini, delegata del sindaco per le politiche delle differenze e delle disabilita'. E' stato Ciccone a spiegare quanto sostenuto dalle associazioni dei familiari, e cioe' che ''a fronte di una crescente richiesta di attenzione e di servizi, si registra una diminuzione degli spazi e degli addetti, in particolare in questo periodo in cui il polo unico del servizio psichiatrico di diagnosi e cura sta per essere trasferito all'ex Silvestrini''. Al consiglio monotematico sono stati invitati ''tutti i soggetti interessati e tutte le strutture deputate a queste tematiche, dalle associazioni dei familiari al direttore dell'Asl 2, all'assessore regionale alla Sanita''. Per la Serlupini, ''si tratta di un tema difficile, da affrontare con grande determinazione, in quanto rappresenta un vero e proprio dramma per le famiglie coinvolte ed occorreinvestire per il bene dei cittadini, che godono del diritto alla salute''. La stessa Serlupini ha annunciato la presentazione, nel consiglio di dopodomani, di un ordine del giorno in materia. Un rappresentante delle associazioni dei familiari, Quinto Marchetti, ha ribadito ''la volonta' di lanciare un Sos perche' negli ultimi anni tutto il peso e' stato lasciato sempre piu' sulle nostre spalle, e siamo stanchi di questo. Il piano sanitario regionale 2003-2005 e' stato totalmente disatteso, ma le istituzioni si devono occupare di piu' dei soggetti deboli'', ha concluso Marchetti. Condividi