Souhayr Belhassen.jpg
ORVIETO - Souhayr Belhassen, dall'aprile scorso prima presidente donna della ''Fidh'' (Federazione internazionale dei diritti dell'uomo), ricevera' sabato prossimo il premio ''Citta' di Orvieto'' per i diritti umani. E' dunque all'insegna dei diritti umani nel continente africano e dei diritti delle donne, che Orvieto si appresta - e' detto in una nota del Comune - a ricordare il 60/o anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. La cerimonia, in programma ad Orvieto, vedra', oltre alla ''Lectio magistralis'' di Souhayr Belhassen - tunisina, di 63 anni - la presentazione dei percorsi didattici sul tema che gli allievi di tutte le scuole superiori di Orvieto hanno elaborato nei mesi scorsi. Il premio, giunto all'ottava edizione, era stato vinto in passato, fra gli altri, da Umberto Eco (2007), le madri argentine di Plaza de Mayo, il vescovo di Terni, mons. Vincenzo Paglia, lo scrittore Tahar Ben Jelloun e don Luigi Ciotti. Grande firma del giornalismo tunisino, militante dei diritti dell'uomo nel suo Paese da decenni e vice-presidente della Lega tunisina per la difesa dei diritti umani (la piu' antica associazione per i diritti umani nel mondo arabo e in Africa), Souhayr Belhassen - prosegue la nota - ha conosciuto non solo l'ostracismo ma anche l'esilio (1993-1998) a causa delle sue prese di posizione. E' tutt'oggi oggetto di sorveglianza speciale. Sostenitrice da sempre della causa delle donne (dirompente per esempio la sua campagna a favore delle donne algerine), cosi' ha definito il suo ruolo: ''E' un segnale forte a tutto il mondo arabo che alla presidenza della Fidh sia stata eletta una donna, espressione di quel mondo arabo-musulmano in cui la cultura e le tradizioni da sempre imbavagliano le donne e ostacolano la loro emancipazione. In questa parte del mondo, di 300 milioni di abitanti, i difensori per i diritti umani sono costretti ad un lavoro di Sisifo, nel cercare di introdurre i diritti elementari dell'essere umano, prima di tutto, il diritto alla vita stessa''. La cerimonia di sabato, che si svolgera' nella sala dei Quattrocento di palazzo del Popolo, comincera' alle 9,30. Condividi