cavicchioli.jpg
TERNI - La Provincia di Terni va incontro alle esigenze energetiche della Tk-Ast dicendosi - per bocca del presidente dell'ente, Andrea Cavicchioli - ''disponibile ad adottare scelte operative sulla base di progetti e scenari concreti''. Per il patto di territorio, che i vertici dell'azienda siderurgica considerano inattuato per la gran parte, lo stesso puntualizza che ''le istituzioni hanno gia' attivato contatti con la Presidenza del Consiglio dei ministri per tutelare gli interessi del territorio e delle aziende interessate rispetto alla decisione della Commissione europea, al procedimento di appello in corso e alle sanzioni erogate, tenendo in considerazione gli argomenti sostenuti che mostrano oggettivamente come il valore delle misure adottate in favore dell'Ast e delle altre aziende e' ampiamente al di sotto dell'indennizzo dovuto a seguito della nazionalizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica, sulla base delle varie componenti che debbono essere tenute in considerazione''. Per Caivicchioli, ''il confronto con il Governo sara' l'occasione anche per una verifica dell'attuazione del patto di territorio nei suoi vari punti che ha, tra l'altro, registrato un mutamento di scelte da parte di Tk Ast derivante da valutazioni dalla stessa effettuate sulla realizzazione della centrale da 400 megawatt, condivisa da tutti i soggetti con la sottoscrizione del patto di territorio e per la quale le istituzioni locali avevano posto in essere quanto di loro competenza”. “Sarebbe utile - fa presente Cavicchioli - conoscere la strategia di Tk Ast per l'approvvigionamento energetico in relazione alle esigenze complessive derivanti anche dall'implementazione impiantistica in corso, sulla base della volonta' delle istituzioni locali di confrontarsi anche sulla proposta informalmente avanzata, e relativa al sito dell'Ast che riguarda la produzione energetica, e di altre componenti necessarie al ciclo produttivo, che, ovviamente, va approfondita e verificata nelle sedi opportune e che ha come presupposto ineludibile quello di un bilancio delle emissioni che diminuisca rispetto al quadro attuale, tenendo conto dei dati della Conca ternana e della normativa applicabile”. “E' evidente - conclude Cavicchioli - che il nuovo quadro di riferimento ci consente di rimodulare la programmazione nel settore della produzione di energia e di analizzare ulteriori proposte per far fronte alle esigenze di crescita e sviluppo del territorio. Nei prossimi giorni, di concerto con le altre istituzioni locali, si dara' seguito alla richiesta delle organizzazioni sindacali con la convocazione di un incontro per trattare queste tematiche, che sara' seguito dal confronto anche con tutti gli altri soggetti interessati''. Condividi