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“Una protesta necessaria - dichiara con forza il segretario dell’VIII commissione permanete su lavori pubblici ed infrastrutture- e darò il mio sostegno agli oltre 100 mila cittadini che dopo la soppressione degli Eurostar perderanno il più importante riferimento ferroviario di collegamento tra la capitale e 12 Comuni dell’Umbria e della Marche”. Per Brutti, “Questa decisione di Trenitalia, in realtà era già prevedibile”, e ciò perché, ricorda, “In epoche non sospette infatti io stesso avevo paventato l’ipotesi che ciò accadesse poiché vi erano tutti i sintomi di quanto poi si è avverato con la soppressione dei convogli. Era chiaro che Fs avrebbe potenziato le tratte che riteneva più redditizie penalizzando quelle che non lo erano”. A parere del senatore di Sd, perciò, “Soltanto facendo passare la linea di Ancona per Perugia si andrebbero ad attrarre quei quattrocentomila utenti in grado di rendere la tratta appetibile per Trenitalia”. “E’ necessario – conclude Brutti - che la protesta ora sia forte e sonora tanto da riecheggiare nei palazzi e far si che si torni ad un tavolo di confronto tra Regione, Comuni, Ministero dei Trasporti e Trenitalia. Non possiamo correre il pericolo che un territorio già a rischio di un forte isolamento venga così penalizzato”. Condividi