casa sicura.jpg
PERUGIA - L’Intergruppo della Sinistra condivide l’analisi esposta nel documento/manifesto dei sindacati Cgil, Cisl e Uil dal titolo “Perugia: una città più sicura e più solidale” che propone di rispondere con l’adozione di strumenti democratici, al senso di malessere sociale diffusosi nella città, determinato da situazioni concrete di disagio, precarietà, dilagare del mercato degli stupefacenti, diseguaglianze economiche e di condizioni di vita nei vari quartieri. Disagio che troppo spesso trova, purtroppo, sfogo e fuga ascrivendone semplicisticamente l’origine alla presenza di cittadini stranieri. In una nota sottoscritta dai tre gruppi che lo costituiscono (Prc, Pdci e Sinistra Democratica), si giudica però altrettanto errato l’atteggiamento di chi continua a negare o a minimizzare questi problemi e con essi le criticità ed i segnali di degrado che si avvertono ormai evidenti in alcune aree del territorio comunale. Perciò ritengono che sia quanto mai urgente “trovare soluzioni che contribuiscano seriamente a migliorare la vita dei cittadini dal punto di vista della sicurezza”, tutto ciò rimanendo comunque estranei alle posizioni “populistiche di discriminazione e di strumentalizzazione” che si sono espresse attorno alla questione immigrazione. L’Intergruppo della Sinistra, che già nella giornata odierna porrà con forza tale questione all’attenzione del Sindaco Locchi, in occasione della prevista verifica di maggioranza - anche in relazione al più recente episodio di vandalismo che si è verificato non più tardi della scorsa notte di sabato con il raid a Madonna Alta, i cui residenti hanno trovato al risveglio mattutino le loro autovetture rigate e con le gomme squarciate –, continua tuttavia a ritenere che la demagogica strumentalizzazioni di tali riprovevoli e ripetuti avvenimenti, tentata dalla destra perugina, non faccia altro che aggravare la situazione, non contribuendo minimamente a risolverla. Giusta, perciò, la decisione di Cgil, Cisl e Uil di chiamare “tutte le forze civili e democratiche a sostenere una nuova azione sociale che sia in grado di riaprire una discussione con la città, le rappresentanze politiche e le istituzioni di governo, anche provinciali e regionali, perché si affrontino in modo più coerente ed obiettivo i problemi dell’immigrazione, dell’ordine pubblico e dello sviluppo urbano”. “Rispondiamo all’appello dei sindacati –sta scritto infine nella nota dell’Intergruppo -, aderendo al loro documento/manifesto ed alla manifestazione che si terrà sabato 15 dicembre 2007 alle ore 15, in Piazza della Repubblica a Perugia”. “Condividiamo con le organizzazioni sindacali la necessità di intraprendere con coraggio e determinazione la stipula di un nuovo ‘patto sociale’, basato su un chiaro principio di rispetto dei diritti e dei doveri, al fine di costruire un nuovo modello di integrazione, di inclusione, di convivenza e di cittadinanza che non produca ghetti e fenomeni di esclusione, ma che possa essere uno scudo sicuro contro il razzismo e il motore di una nuova e pacifica integrazione”. Condividi