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Una sinistra da ricostruire dentro una realta' sociale che si opponga al governo Berlusconi. Una costruzione dal 'basso' e non un semplice accordo tra i vertici di quattro partiti come e' stato il progetto della Sinistra arcobaleno. Paolo Ferrero, ex ministro per la Solidarieta' Sociale, tra i firmatari dal documento congressuale 'Rifondazione comunista in movimento', mozione alternativa a quella sottoscritta da Nichi Vendola, lo dice a chiare lettere: 'Bisogna ricostruire un legame tra la sinistra e la gente. La sinistra - spiega - non puo' essere solo ceto politico visto che la gente non ne capisce l'utilita' e questo e' dimostrato dal 3% che abbiamo preso alle politiche'. Il progetto politico e' chiaro: 'Noi - precisa - non siamo la parte piu' estremista di una sinistra moderata, noi siamo un'altra sinistra. Non siamo - aggiunge Ferrero - i nipotini religiosi del veltronismo o della socialdemocrazia, noi siamo una sinistra di alternativa'. Rilanciare la sinistra non significa certo 'superare' Rifondazione, un'ipotesi all'origine della divisione del gruppo dirigente del partito. 'Chi dice che ci siamo divisi perche' siamo andati alla ricerca di capri espiatori - spiega l'ex ministro - dice delle falsita'. La responsabilita' e' di tutto il gruppo dirigente, e' mia quanto di Bertinotti. Non ci siamo messi a litigare per la sconfitta ma per l'idea di sciogliere il partito proposta nel corso della campagna elettorale e dopo le elezioni'. Rifondazione, nell'idea di Ferrero cosi' come di Claudio Grassi, leader dell'Essere Comunisti e cofirmatario del documento insieme a Ramon Mantovani e a Giovanni Russo Spena e Maurizio Acerbo tra gli altri, deve essere rinforzata anche se spiega Ferrero 'il tema della di unire la sinistra e' sempre all'ordine del giorno. Sappiamo bene che Rifondazione e' necessaria ma non sufficiente'. L'ipotesi di un'intesa delle sinistre pero' non si traduce nell'adesione alla costituente comunista ne' tanto meno a quella della sinistra. 'La nostra e' una proposta unitaria - osserva Ferrero - e se Rifondazione riesce a tenere non c'e' spazio politico per una rottura anzi, siamo noi a proporre un processo che tiene insieme Sd, Verdi e Pdci'. I contenuti della mozione saranno discussi sabato in assemblea pubblica, ma Claudio Grassi ci tiene a fare qualche precisazione: 'La vulgata e' che sia iniziato un congresso dove c'e' una persona in campo gli altri sono li a cercare di contenere la sua presenza'. Numeri alla mano, il leader di Essere Comunisti ricorda chi ha ora la maggioranza: 'Il documento di Vendola ha ottenuto nel Cpn il 40% dei consensi, il nostro documento il 47,3%. Considerando anche il territorio e' evidente che la nostra mozione ha una maggioranza significativa al Nord e al centro'. Si dice contrario all'idea di un 'leader salvifico' anche Ramon Mantovani che sottolinea come a scegliere il gruppo dirigente e' il comitato politico eletto dal congresso. Il documento Ferrero-Grassi non ha nessun candidato alla segreteria perche' l'obiettivo spiega Ferrero e' 'una gestione unitaria del partito. Se otterremo la maggioranza - dice il ministro - non escluderemo le altre posizioni dalla gestione del Prc'. Condividi