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PERUGIA - Per decidere sull’apertura nei giorni festivi delle attività commerciali anche le associazioni dei consumatori faranno parte del tavolo di concertazione insieme a Comuni, sindacati e associazioni di categoria; l’accordo avrà validità triennale e nel caso non venga raggiunto in sede di concertazione, sarà la Conferenza dei servizi della Regione a decidere; potranno usufruire della possibilità di rimanere aperti, come oggi accade per i centri storici, anche gli esercizi che operano all’interno di piccoli centri o borghi rurali con spiccate caratteristiche di aree culturali, turistiche e paesaggistiche. Sono queste le modifiche sostanziali alla legge regionale vigente sul commercio (3/’99) proposte dalla Giunta ed inserite in un apposito disegno di legge in discussione, stamattina, in II Commissione, alla cui riunione hanno partecipato l’assessore regionale Mario Giovanetti ed il dirigente dell’Ufficio commercio della Regione Enzo Santucci. La discussione dell’atto, su decisione unanime di tutti i membri della Commissione, verrà chiesta già nella seduta di domani del Consiglio regionale per la quale sarà necessario, comunque, il voto favorevole dei due terzi dell’Assemblea. Nel corso della riunione è stata, da più parti, palesata l’esigenza di giungere quanto prima ad un testo unico della legge regionale sul commercio. Attualmente, a differenza dei centri storici riconosciuti, dove le aperture nei festivi sono già attuate, per tutti gli altri luoghi il numero di queste è limitato a 12: 8 domeniche, escluse quelle di dicembre, più 4 festività a scelta che vengono definite a livello locale in base agli avvenimenti più importanti. Per quanto riguarda, invece, i giorni ‘superfestivi’, sono considerati tali il primo e 6 gennaio, il 25 aprile, la domenica e il lunedì di Pasqua, il 2 giugno, il 25 e 26 dicembre. L’unica deroga che, fino ad oggi, è stata prevista riguarda il 25 aprile. Con l’entrata in vigore della nuova legge sarà possibile rimanere aperti anche in altri giornate particolari decise dal tavolo di concertazione. L’apertura nei giorni superfestivi verrà obbligatoriamente compensata con la chiusura in una giornata domenicale. Condividi