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VERCELLI- La "Alessio Carni", l'azienda che fa capo a Roberto Alessio, agli arresti nell'ambito dell'inchiesta della procura di Genova su un presunto giro di mazzette per gli appalti delle mense, alle origini era un banco al mercato coperto di Vercelli. Oggi l'azienda ha sedi in Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria e Umbria e complessivamente conta oltre 5 mila dipendenti. Negli anni Sessanta, la Macelleria Alessio si trasferì a Caresanablot, piccolo centro della cintura vercellese. Cesare, il patriarca, ne è il titolare, il figlio Roberto che ora ha 38 anni, all'epoca studiava ancora. Nel luglio 1981 Cesare e Roberto figurano sul famoso 'libro rosso di Reviglio' come evasori di oltre 436 milioni di tasse e nello stesso periodo Cesare risulta inquisito per forniture alimentari ritenute irregolari all'ospedale di La Spezia. Nel 2004, alla presenza dell'allora presidente della Giunta regionale Enzo Ghigo, Roberto inaugurò ufficialmente il Centro di cottura a Caresanablot e ottenne appalti con l'Asl 2 di Savona (ospedale San Paolo), Varazze, Albenga, Cairo, Toirano. A Vercelli la gestione delle mense dell'ospedale Sant'Andrea e delle scuole. Divenne anche sponsor della squadra di pallavolo 'Green volley'. Condividi