L’incontro recente di Ferentillo, che ha visto riuniti una moltitudine di Comitati umbri che lottano in difesa dell’ambiente e delle risorse naturali, si è concluso con l’approvazione del documento che qui di seguito pubblichiamo integralmente:
“I diversi Comitati di uomini e donne dei territori umbri si sono costituiti nel Forum Regionale Acqua Rifiuti Energia il 16-17-18 maggio a Ferentillo (TR) per la difesa dei beni comuni, materiali e immateriali e dei diritti di tutti coloro che vivono in questi territori.
Hanno preso atto dell’assenza dei partiti politici, di alcune associazioni ambientaliste nazionali e del distacco delle istituzioni ad un confronto propositivo sulle tematiche fondamentali oggetto delle diverse vertenze aperte nei territori umbri.
Hanno constatato come i maggiori partiti politici (maggioranza e opposizione) siano sostanzialmente d’accordo nell’insistere con un’economia “di rapina“ che chiamano sviluppo che spesso conduce alla progettazione e costruzione di grandi opere, utili solo a progettisti ed esecutori e non alla collettività.
Hanno preso atto che le politiche amministrative sono rivolte alla salvaguardia degli interessi di soggetti economici, nazionali e multinazionali, piuttosto che dei diritti della collettività, quindi hanno individuato fra le priorità, la necessità che le popolazioni, i comitati, le associazioni ambientaliste e d’impegno civile e sociale, portatrici di interessi comuni, vengano coinvolte (partecipate) nelle scelte d’indirizzo e nella programmazione delle politiche istituzionali, rivendicando il diritto di poter apportare le loro competenze specifiche, acquisite valorizzate e diffuse nei territori stessi.
Tutti i partecipanti a questo forum si assumono direttamente le vertenze della ripubblicizzazione dell’acqua e dell’Eolico in Valnerina, per l’applicazione della strategia rifiuti zero per l’Umbria e la per la bonifica delle discariche, della revoca della concessione per l’acqua minerale a Idrea, del rifacimento totale del progetto del metanodotto Brindisi–Minerbio, dell’ulteriore prelievo di acqua dal fiume Nera, della battaglia contro la cementificazione delle città e dei territori per una pianificazione urbanistica partecipata, contro tutte le forme di incenerimento, dal cementificio alla centrale a biomasse, passando per inceneritori da cdr.
Vogliamo:
• il riconoscimento dell’Umbria come bioregione;
• un bilancio idrico che conservi l’acqua per le generazioni future che ricomprenda le concessioni dell’acqua per lo sfruttamento industriale e per gli usi agricoli;
• una moratoria che salvaguardi la Valnerina e l’Appennino (rispetto della legge Galasso) da ogni e qualsiasi impianto eolico e/o altra grande opera invasiva e deturpante;
• la chiusura e la bonifica della discarica di Pietramelina e la realizzazione del piano rifiuti zero per l’Umbria con una gestione pubblica e partecipata;
• l’applicazione nella regione dell’Umbria della proposta di legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua;
• esprimere la nostra contrarietà alla trasformazione della E45 in autostrada,
• accrescere il nostro movimento aprendo il confronto con tutti gli uomini e le donne che credono nei propri diritti.
•
Il Forum individua le prime pratiche ed iniziative:
• l’utilizzo di tutti gli strumenti normativi per la tutela delle risorse, dei diritti e dei beni comuni;
• la sottoscrizione del piano rifiuti zero qui presentato e già consegnato alla Regione dell’Umbria;
• convegno Ambiente e Salute a Bettona per la seconda decade di giugno”.
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