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Il segretario regionale di Rifondazione Comunista, Stefano Vinti, nella sua veste anche di Consigliere regionale, ha accolto l’invito avanzato dal Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona, Torgiano, Cannara e Bastia Umbra, per discutere ed affrontare i problemi annosi dell’inquinamento zootecnico e di quelli più recenti conseguenti alla scoperta, fatta dal NOE, di discariche abusive ed altamente inquinanti per la presenza di amianto e altre sostanze pericolose. Il Comitato Popolare, ha inteso precisare, che l’incontro con l’esponente di Rifondazione Comunista, fa parte di un percorso che prevede il confronto con tutte le altre forze politiche presenti nelle istituzioni regionali, nazionali e dell’unione europea. Nel corso dell’incontro sono state evidenziate le varie problematiche riguardanti l’inquinamento, la salute ed anche la compatibilità ambientale con uno sviluppo economico-sociale che punti sulla risorsa strategica turismo-ambiente-cultura. Il consigliere Vinti, facendo riferimento appunto dalle linee strategiche fissate dal DAP Regionale, e soprattutto evidenziando la necessità di ripristinare urgentemente le condizioni basilari del vivere civile, si è impegnato ad accogliere le sollecitazioni avanzate dal Comitato. Precisando che comunque occorre attivare un’azione sinergica con le altre forze politiche, a partire da quelle che amministrano la Regione e la provincia, si è impegnato a presentare una specifica interrogazione, rivolta all’assessore regionale all’ambiente Bottini, per acquisire dati ed informazioni puntuali e precise al fine di trovare soluzioni rapide ed utili a risolvere la grave situazione ambientale che affligge un territorio con prevalente vocazione turistica. Il Segretario Vinti, in particolare e con priorità, si è impegnato a sostenere con la richiesta del Comitato Popolare che chiede, così come concesso agli allevatori zootecnici, di far parte a pieno titolo e legittimamente del tavolo di concertazione istituito dalla Regione. Il Comitato Popolare, afferma il consigliere Vinti, su tale questione avanza richieste legittime e sicuramente utili al vivere civile e democratico. Il Segretario Vinti in particolare non ravvisa alcuna ragione per cui una rappresentanza di cittadini debba essere emarginata e tenuta lontana dai tavoli decisionali e partecipativi della Regione che, peraltro, non può privilegiare una categoria economica, come quella degli allevatori appunto, che oggi in molti casi rappresenta soltanto gli interessi di imprenditori e mangimisti del nord. Condividi