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Calamandrei e' stato accusato dai pm Paolo Canessa e Alessandro Crini, di concorso in omicidio con i cosiddetti ''compagni di merende'' - Pietro Pacciani (deceduto nel 1998), Mario Vanni e Giancarlo Lotti (scomparsonel 2002) -, per i delitti di Paolo Mainardi e Antonella Migliorini a Baccaiano nel 1982, dei due giovani tedeschi Horst Meyer e Jens Rusch a Giogoli nel 1983, di Pia Rontini e Claudio Stefanacci a Vicchio nel 1984 e della coppia di turisti francesi, Nadine Mauriot e Jean Kraveichvili, a Scopeti nel 1983. Per l'accusa, l'ex farmacista avrebbe pagato Pacciani per ottenere parti di corpo femminile asportate dalle vittime e sarebbe stato anche presente sul luogo dell' omicidio del 1985. ''Sono contento, certo di questa assoluzione che pero' non risarcisce quanto ho dovuto passare in questi 20 anni'': questo il commento dell'ex farmacista di San Casciano Francesco Calamandrei, assolto oggi a Firenze dall' accusa di essere il mandante dei delitti del mostro. ''Io sono stato condannato gia' nel 1988 quando inizio' per me questa vicenda'', ha aggiunto Calamandrei ricordando la prima perquisizione subita per l'inchiesta dei delitti sul maniaco dopo le accuse lanciate dalla sua ex moglie. Oggi, in aula, alla lettura della sentenza era presente anche la figlia di Calamandrei, Francesca, scoppiata in lacrime alla pronuncia dell'assoluzione. Calamandrei ha ringraziato proprio lei per l'aiuto e il sostegno datogli e anche il figlio Marco, scomparso durante il processo, ''mi ha aiutato molto da lassu''' ha detto l'ex famacista e un ringraziamento particolare al suo difensore, l'avvocato Gabriele Zanobini. Condividi