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di Luca Spaccini La festa per lo scudetto, il terzo consecutivo, dell'Inter continua ancora a qualche giorno di distanza, ma questo grande evento sportivo reca con sé anche un risvolto socio-politico: Il tricolore sulle maglie nero-azzurre ce l'ha cucito un rom. Il problema è che, in questo clima di caccia al diverso, ben pochi mezzi di informazione si sono presi la briga di ricordare che Zlatan Ibrahimovic è di etnia Rom (per la precisione Khorakahne, una tribù montenegrina), i cui genitori si rifugiarono negli anni '70, profughi bosniaco-croati, in Svezia da Tucla, in Bosnia Erzegovina. La stessa memoria corta di tanti interisti dell'attuale maggioranza, che si guardano bene da ammettere che esistono rom che mandano i figli a scuola, cercano di lavorare o vincono campionati. Ma questi sono problemi secondari, l'importante è che l'Inter (Ahimè, consentitemelo, da secondo) abbia vinto lo scudetto, a tutto il resto penserà la politica e le forze dell'ordine. Rimane il problema se la diffusione di questa notizia possa infondere sentimenti razzisti negli animi giallorossi. Condividi