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PERUGIA - Manca ancora un'ultima autorizzazione del gip ma Raffaele Sollecito, gia' dai prossimi giorni, potrebbe iniziare a tenere lezioni di informatica ai detenuti del carcere di Terni, dove lo studente pugliese, laureatosi in informatica durante la detenzione, si trova recluso per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. A darne notizia uno dei legali del giovane, l'avvocato Luca Maori, che stamani, insieme all'avvocato Giulia Bongiorno, ha incontrato Sollecito nel carcere ternano. In particolare le lezioni dovrebbero svolgersi in una saletta allestita con dei computer all'interno dell'istituto penitenziario. I corsi potrebbero iniziare gia' nei prossimi giorni anche se - come detto - manca ancora l'autorizzazione finale del giudice. Raffaele Sollecito si e' laureato in informatica nel carcere di Perugia il 16 febbraio scorso, con una tesi sul tema della ''programmazione genetica'' . Il giorno stesso venne poi trasferito a Terni. Lo studente di Giovinazzo avrebbe dovuto laurearsi il 16 novembre scorso ma l' appuntamento era stato rimandato perche' dieci giorni prima di quella data venne arrestato dalla polizia con l'accusa di avere partecipato al delitto della studentessa inglese, insieme ad Amanda Knox e Rudy Hermann Guede. Dopo la laurea triennale il padre annuncio' che Raffaele si era gia' iscritto alla laurea specialistica in informatica, presso l'Universita' di Verona. I legali del giovane, intanto, hanno riferito oggi che non verra' presentata la richiesta di arresti domiciliari per Sollecito e che la difesa attende il deposito degli atti per poi fare le sue osservazioni. Al termine dell'incontro nel carcere di Sabbione gli avvocati hanno detto di aver trovato Raffaele ''molto provato dalla detenzione ma molto fiducioso che la giustizia faccia il suo corso''. ''Una persona che sa di essere innocente e che e' in carcere cosi' giovane - ha affermato l'avvocato Bongiorno - ovviamente e' provatissima''. ''Attendiamo lo sviluppo degli eventi e la fine delle indagini - ha detto invece l'avvocato Luca Maori -. Dopo quasi sette mesi di attivita' il pubblico ministero puo' trarre le sue conclusioni. Se non conosciamo gli atti non possiamo neanche replicare a questioni di cui non siamo a conoscenza. Attendiamo quindi il deposito degli atti per poi fare le nostre osservazioni''. Condividi