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PERUGIA - La legge regionale che istituisce in Umbria il Fondo regionale per la non autosufficienza dovra' prevedere una clausola valutativa per consentire al Consiglio di verificare nel tempo i risultati effettivi conseguiti dalla gestione del Fondo. Lo ha chiesto, a voti unanimi, il Comitato legislativo di Palazzo Cesaroni inviando una formale proposta di integrazione alla Commissione affari sociali che da giovedi' prossimo avviera' l'esame degli articoli del disegno di legge. Lo ha reso noto il presidente del Comitato, Giancarlo Cintioli, al termine della riunione evidenziando come l'importanza della normativa e l'attesa per il provvedimento. ''Abbiamo ritenuto giusto - ha detto - proporre il nuovo strumento statutario della clausola valutativa, per consentire all'assemblea regionale di esercitare meglio i suoi poteri di controllo politico, per capire se la legge produrra' i risultati attesi, o se, invece, si rendera' necessario apportare correttivi''. Sara' ora la Commissione affari sociali, che da giovedi' prossimo comincera' l'esame sugli articoli del disegno di legge della Giunta - e' detto in una nota della Regione - a decidere se accettare la proposta del Comitato per la legislazione che motiva la propria richiesta di riferire in Consiglio anche in ragione dei tanti soggetti (Asl, distretti sanitari, Comuni umbri) che la gestione del Fondo finisce coinvolgere. Favorevole alla clausola valutativa, uno dei nuovi strumenti di controllo del Consiglio che lo Statuto prevede all'articolo 61, anche Fiammetta Modena (FI-Pdl), membro di minoranza del Comitato legislativo che pero' precisa: ''Siamo d'accordo; ma e' ormai necessario che l'amministrazione regionale si doti, autonomamente e per tutti i provvedimenti di spesa, di efficaci strumenti di controllo sui risultati conseguiti''. La legge che istituisce il Fondo regionale per la non autosufficienza, dotandolo per il solo 2008 di 31 milioni e 750mila euro, prevede al primo articolo di assistere e mantenere a domicilio il maggior numero di soggetti non autosufficienti, evitando il maggior numero di ricoveri in strutture residenziali ed afferma il principio in base al quale l'accesso al fondo e' riconosciuto a tutti coloro che hanno diritto all'assistenza sanitaria''. Condividi