Il consiglio regionale umbro si vuole togliere l'immagine di casta, dopo le polemiche passate sul "taglio" del referendum per il ridimensionamento del 50 per cento dell'indennità voluto dai comitati civici. E per farlo i capigruppo, durante la discussione odierna sulla legge elettorale regionale, sono tutti convinti di un ritorno a 30 consiglieri invece che a 40, come era stato previsto poco meno di un anno e mezzo fa. Per il risparmio dei costi della politica in prima linea Rifondazione comunista e il Partito Democratico, ma anche il centrodestra guarda con favore questa ipotesi. Il ritorno a 30 consiglieri farebbe risparmiare alle casse autonome del consiglio comunale qualcosa come 1 milione di euro in 5 anni di legislatura. Inoltre, sembra scongiurato in Umbria il rischio delle liste bloccate: resterà la preferenza per le elezione dell'80 per cento dei consiglieri, mentre un 20 per cento dei posti sarà spartito con il listino del presidente. Condividi