granocchia.jpg
PERUGIA - “Ancora una volta le multinazionali arrivano in Umbria, acquistano marchi e aziende per poi fare esclusivamente i loro interessi non tutelando quelli dei lavoratori e dell’economia locale, è tempo di dire basta a queste forme di saccheggiamento”. Con queste parole Franco Granocchia, coordinatore comunale di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, ritiene opportuno intervenire in merito alla decisione da parte della direzione di Nestlè di vendere la storica azienda Buitoni, marchio da sempre associato anche insieme alla Perugina al prestigio dell’Umbria nel settore alimentare. “Avendo io svolto l’attività sindacale in Cgil per lunghi anni all’interno della Perugina- effarma ancora Granocchia - sono a conoscenza del solido filo conduttore che da sempre ha legato queste due realtà (anche se recentemente la Perugina ha notevolmente ridimensionato i suoi organici). Buitoni è un marchio che è stato in grado di esportare l’immagine umbra a livello internazionale e già in passato mi ero espresso affinché l’eventuale cessione dell’azienda andasse in favore di un’attività umbra , per far si che agevolasse l’interesse dell’occupazione locale”. “Credo inoltre che tra i nomi che circolano nell’ambiente in merito ai probabili acquirenti il più credibile sia sicuramente quello dell’azienda Colussi, solido leader del settore agroalimentare e grande famiglia umbra. Il mio intervento è nello stesso spirito delle dichiarazioni rilasciate dalla presidente Maria Rita Lorenzetti in merito a questa materia. Far sì che una tale azienda torni finalmente in mano ad imprenditori umbri potrebbe essere un volano virtuoso in grado di risollevare le sorti dell’economia locale, da cui tutta la Regione potrebbe trarre vantaggi e prestigio”. Condividi