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PERUGIA – Erano una ventina in tutto, ma con le loro grida hanno impedito il regolare svolgimento del Consiglio comunale, tanto che il presidente del massimo consesso cittadino, vista l’impossibilità di proseguire i lavori, ha interrotto la sessione. E’ la prima volta che questo è accaduto a Perugia e su questo avvenimento si è prontamente sviluppata la protesta dei consiglieri del centro destra ai quali i giovani esagitati hanno offerto un comodo alibi per le loro speculazioni politiche parlando di precedente pericolosissimo che mette a repentaglio il ruolo democratico delle istituzioni e della stessa sicurezza dei cittadini. ''Sono molto amareggiato per quanto e' avvenuto oggi - ha detto il presidente della assemblea Ciccone - Il fatto grave sta nell'aver interrotto lo svolgimento democratico di un Consiglio Comunale che rappresenta, istituzionalmente, l'intera citta'. Si e' trattato, dunque, di un episodio grave che non attiene minimamente ai comportamenti democratici cui la citta' di Perugia e' abituata da sempre''. ''Durante il Consiglio Comunale - riferisce ancora Ciccone - si e' presentato in aula un gruppo di cittadini muniti di cartelli e megafono. Io stesso, ripetutamente, li ho invitati a non utilizzare tali strumenti perche' la presenza dei cittadini in Consiglio e' sempre stata ammessa, ma a condizione che cio' avvenga nel pieno rispetto di tutte le norme comportamentali e democratiche che governano l'aula. Purtroppo quelle persone non hanno raccolto l'invito ed anzi hanno ulteriormente aumentato il tono della loro protesta. A questo punto - continua Ciccone - ho invitato il gruppo ad inviare una sua delegazione affinche' venisse ricevuta nella mia stanza onde conoscere i motivi ed i problemi che l'avevano condotti in consiglio; di tale incontro, poi, avrei riferito all'assise. Tale richiesta, invece, non e' stata accolta ed anzi con il megafono i cittadini hanno ripetuto che avrebbero voluto essere ascoltati seduta stante nell'aula consiliare. Per questo ho provato per ben due volte a sospendere temporaneamente i lavori, ma senza esito positivo. Pertanto, essendo stato impossibile trovare un punto di accordo e vista l'impossibilita' di portare avanti la seduta consiliare per il frastuono ed il clima di confusione presenti, ho dovuto a malincuore - dice il presidente - sospendere definitivamente la riunione. Ribadisco che quanto accaduto rappresenta un episodio molto grave essendo stato interrotto lo svolgimento del Consiglio Comunale, massima assise democratica della citta'; purtroppo e' automatico che, a seguito di cio', d'ufficio venga inviata una segnalazione all'autorita' giudiziaria perche' si possa valutare se questi episodi integrino condotte giuridicamente perseguibili. Ritengo - conclude - che quella di stasera sia stata un'occasione persa in quanto, se come avvenuto in altre occasioni, i cittadini avessero accettato un colloquio con l'Ufficio di Presidenza, avremmo potuto ascoltare le richieste dei manifestanti, fare un'opportuna relazione in Consiglio ed eventualmente intraprendere un percorso per valutare la possibilita' che sulla questione degli spazi sociali si potessero trovare soluzioni ottimali''. Anche i capigruppo di maggioranza ''stigmatizzano l'episodio che ha determinato la sospensione dei lavori''. Condividi