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PERUGIA - Un progetto inedito, tutto umbro e tecnologicamente avanzato, per acquisire un vantaggio competitivo sostenibile attraverso un network di imprese in grado di rappresentare un'area umbra avanzata per la moda del lusso: e' il Musa (Associazione societa' della moda manifatturiere umbre), il primo progetto nato dalla volonta' di 16 aziende umbre tra le piu' impegnate nel settore della moda di dar vita ad una piattaforma manifatturiera operante nei vari ambiti: progettazione, confezione, maglieria, pelle, accessori. L'associazione - e' detto in un comunicato - sviluppa un giro di affari di oltre 25 milioni di euro e conta circa 1.400 addetti. Rappresentera' una piattaforma che fara' da sfondo all'operato di ciascuna azienda garantendo continuita' e supporto ai clienti di ciascuna impresa. Sara' inoltre in grado di raccogliere opinioni e necessita' degli associati per dialogare al meglio con le istituzioni ed il mercato e per farsi portavoce di nuove iniziative come ad esempio la ''Scuola di Alta Formazione Professionale''. Musa avra' una struttura reticolare cosi' da favorire lo sviluppo di un'area umbra avanzata per la moda del lusso. Sara' inoltre realizzata una ''piattaforma informatica'', prima esperienza in Italia, per definire una vera e propria filiera complessa polifunzionale e multidisciplinare della moda, partendo da imprese eccellenti in alcune specializzazioni ma con l'intento di allargarla ad altre imprese che intendono farvi parte. Comune denominatore del progetto, il bisogno di integrazione fra realta' medio-piccole perche' permette alle aziende di mantenere la propria natura e di collegarsi in rete per dotarsi di dinamiche da grande impresa ritenute indispensabili per competere nell'attuale mercato globale. Il progetto mira anche a sviluppare una strategia di medio-lungo periodo per il mantenimento in Umbria del tessuto produttivo e soprattutto per garantire, attraverso la formazione di nuovi addetti, una continuazione delle attivita' manifatturiere tradizionali tipiche dei nostri territori. ''In Umbria - afferma Tiziano Ciampetti amministratore unico dello Studio Roscini Spa e presidente Cna Federmoda Umbria - il 90% circa delle imprese del settore e' composto da Pmi contoterziste. La subfornitura e' quindi una componente fondamentale per la crescita economica e di immagine dell'Italia all'estero. Dall'ultimo Osservatorio moda 2007, affiora tuttavia che il 60% circa di queste imprese fattura fino a 516 mila euro, il 75% circa lavora per committenti regionali ed il 50% circa ha un unico committente; solo il 20% circa delle imprese del comparto effettua lavorazioni con marchio proprio. Condividi