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diLucia Baroncini - Corriere dell'Umbria " Di quello che ha detto il segretario regionale di Rifondazione non condivido praticamente niente". Primarie,alleanze, coordinamenti regionali contro il governo nazionale, tutte questioni su cui Stefano Vinti è uscito allo scoperto, ad un mese dal tracollo elettorale della Sinistra Arcobaleno, ma con analisi e proposte che non convincono neanche un pò Piero Mignini. Quella storia del bingo, poi, che il Pd vorrebbe azzeccare nel 2009 portando a casa un bel bottino di sindaci e presidenti alla faccia della coalizione di centrosinistra per il coordinatore provinciale del Partito democratico non sta in cielo nè in terra. "Così non è un buon modo per cominciare. Vinti sbaglia sulle primarie e sbaglia anche a porre le questioni in termini ultimativi, del tipo: se si fa così, bene, altrimenti andiamo avanti da soli. E' un atteggiamento che complca la situazione". Il segretario di Rifondazione teme che con le primarie il Pd voglia scegliere i suoi candidati per poi offrire alla coalizione il piatto pronto. Mangi la minestra o salti la finestra. Vuole rassicurare il segretario rifondatore? La cosa è molto semplice: per ciò che concerna le candidature del Pd ci saranno le primarie, senza se e senza ma. Non sono una scelta, ma un obbligo.Sono previste dallo statuto nazionale del partito. E per noi rappresentano un passaggio importante, decisivo per quanto riguarda il rapporto con la cittadinanza. Andranno fatte cinque o sei mesi prima delle elezioni e dunque in Umbria le faremo verso la fine di novembre. E una volta fatti scegliere dagli elettori del Pd i nomi in corsa per le amministrazioni locali, come vi rapporterete al resto della coalizione? La nostra proposta è che dopo le primarie del Pd, si lavori con gli alleati per fare anche le primarie della coalizione. Del resto, mi scusi, come abbiamo fatto in Puglia, per la presidenza della regione? Primarie in cui è prevalso Nichi Vendola. Vinti dovrebbe ricordarselo. La nostra proposta sarà questa. Ragioneremo tutti insieme. Certo, non possiamo obbligare nessuno." I vostri candidati li offrirete al vaglio della coalizione... I nostri candidati saranno sottoposti alle primarie della coalizione. Il Pd umbro non vuole alleanze precostituite, sostiene che bisogna partire dai programmi.Tutte queste mani libere provocano più di un sospetto negli alleati.Vinti parla di un Pd che coltiva la tentazione all'autosufficienza. Intanto, non possiamo pensare di rifare l'Unione così come era prima.Non c'è più. Manon possiamo neppure pensare di costruire percorsi isolati e andare da soli.Il Pd non è autosufficiente. C'è in Umbria una esperienza positiva delle giunte di centrosinistra, che hanno garantito un ottimo livello di governo, grazie al quale abbiamo mantenuto un rapporto forte con la cittadinanza e costruito un sistema istituzionale, politico e sociale che ha consentito al Pd di reggere bene nelle ultime elezioni, di non essere penalizzato dal voto di protesta andato altrove alla Lega e al centrodestra. E' da tutto questo che bisogna ripartire per costruire alleanze, le più ampie possibili. sapendo, però, che ormai non è più possibile riproporre coalizioni rissose nè programmi generici. Dobbiamo fare programmi limpidi, chiari, sottoscritti che propongano alcune scelte fondamentali nelle quali tutti ci riconosciamo. A nessuno è più consentito pensare che sia ancora possibile stare di giorno al governo e alla sera nelle piazze. E che ne pensa di un coordinamento anche regionale del centrosinistra per dare più efficacia all'opposizione al governo Berlusconi? Non mi sembra un'idea convincente.L'opposizione si fa in parlamento.Qui noi dobbiamo preoccuparci di fare alleanze con chi vuol garantire un progetto per far crescere l'Umbria e le sue città. Magari sbrigandosi a realizzare anche le riforme In umbria si tratta di rilanciare con forza e accentuare un processo già iniziato, che su alcune questioni, come gli Ati e le Comunità Montane, ha anticipato scelte nazionali. Si tratta di sapere con grande chiarezza e in tutta tranquillità se in questo processo riformatore tutti remiamo nella stessa direzione. Le primarie a fine novembre. E' già iniziata la corsa alle candidature all'interno del Pd? Entro giugno approveremo il regolamenti per le primarie. La corsa alle candidature e la fase di preparazione per la consultazione inizierà a settembre. Qualche ipotesi su cui i cittadini potranno orientarsi? Lo statuto del Pd dice una cosa semplice:tutte le cariche e le candidature sono contendibili. Tutti si possono candidare. Saranno gli elettori a scegliere coloro che devono competere. Condividi