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PERUGIA - Il gip di Perugia decidera' lunedi' prossimo se rinviare a giudizio, come chiesto dalla procura del capoluogo umbro, l'ex imam della moschea di Ponte Felcino, Mostapha El Korchi, originario del Marocco, e tre suoi connazionali per avere svolto attivita' di addestramento al terrorismo di matrice islamica o proscioglierli dalle accuse come sollecitato dai loro difensori. All'udienza e' prevista la presenza di tutti gli imputati. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda Korchi, Mohamed El Jari, Driss Safika, arrestati dalla digos della questura di Perugia, e Noreddine Oumaadane, latitante. Devono rispondere del reato di addestramento all'attivita' terroristica. Il solo imam e' anche accusato di ricettazione, di un fusto contenente alcune sostanze chimiche, trovato dalla polizia nella cantina della sua abitazione, e di vari documenti d'identita'. Korchi, El Jari e Safika si sono sempre proclamati innocenti. Quella individuata dalla digos di Perugia e' considerata una cellula jihadista vicina ad Al Qaida. Dall'indagine Hammam e' emerso che Korchi istruiva i suoi connazionali nella moschea di Ponte Felcino, della quale era imam. In orari e contesti estranei all'attivita' di preghiera,tanto che il luogo di culto non e' stato mai chiuso. Lunedi' i difensori dei tre chiederanno l'attenuazione della misura cautelare nei confronti dei loro assistiti. Secondo i legali la sola visione del materiale su Internet non rappresenta una condotta tale da integrare il reato contestato. Condividi