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PERUGIA - Con il progetto di Politiche attive del lavoro ''Inserimento mirato nell'industria alimentare'', promosso dalla Provincia di Perugia e gestito dalla Cooperativa sociale ''Frontiera lavoro'' e' nata un'opportunita' per alcune persone diversamente abili. L'obiettivo e' stato di formare 14 allievi appartenenti a categorie svantaggiate e iscritti alle liste di collocamento obbligatorio attraverso un percorso di formazione, tirocinio in azienda e successiva stabilizzazione lavorativa all'interno del gruppo Colussi. I profili professionali che ha interessato l'iniziativa sono stati addetto alle macchine controllo numerico nel reparto confezionamento e impiegato amministrativo. Dei 14 partecipanti, sei soggetti- e' detto in un comunicato della Provincia - sono stati inseriti stabilmente (a tempo indeterminato) all'interno dello stabilimento Colussi, mentre due nella Sogesti, societa' del Gruppo Colussi per la gestione amministrativa, contabile, dei sistemi informatici e del personale. I risultati del progetto sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa nel palazzo della Provincia di Perugia alla presenza dell'assessore provinciale Giuliano Granocchia, di dirigenti e funzionari dell'ente, rappresentanti della cooperativa e del Gruppo Colussi. ''Un risultato significativo per i soggetti svantaggiati - ha commentato Granocchia - oltre il 50% delle persone interessate a questo progetto, finanziato dalla Provincia in occasione del 2ø bando di politiche attive del lavoro, ha trovato un'occupazione stabile. Come Provincia, c'eravamo assunti l'impegno di utilizzare tutti gli strumenti della programmazione comunitaria per agevolare l'incontro domanda offerta lavoro. Anche la Legge 68 del 1999 che definisce il diritto al lavoro delle persone diversamente abili rappresenta un esempio progressista a livello europeo. Possiamo esprimere grande soddisfazione per i risultati del progetto grazie anche all'integrazione di piu' soggetti, Provincia, Frontiera Lavoro e Colussi, che hanno perseguito gli obiettivi insieme con un approccio nuovo. I soggetti privati che hanno dato una valida risposta a cio' che la legislazione propone e la pubblica amministrazione che ha voluto rimandare un'immagine di qualita', di efficacia e di professionalita' realmente al servizio del cittadino e dei tanti soggetti che producono coesione sociale e sviluppo economico''. Condividi