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SANT'ANATOLIA DI NARCO – Dalla Valnerina, dove lungo il suo principale corso d’acqua Enti pubblici e associazioni ambientaliste da 15 anni stanno sperimentando con buoni risultati un modello unico di fruizione compatibile dell’ecosistema acquatico, parte una nuova fase che punta più che ad una pesca diversa ad un “pescatore diverso”. E’ in corso oggi e domani a Sant’Anatolia di Narco il primo Festival della “pesca a mosca”, tra le tecniche più rispettose della fauna ittica e dell’ambiente. Un’occasione questa che per gli organizzatori (Legambiente e Provincia di Perugia in primo luogo) oltre ad essere un momento di festa, deve segnare una svolta nel mondo della pesca sportiva e di chi ha scelto di esercitarla in questo luogo, così ricco dal punto di vista naturale, ma anche così delicato e dall’equilibrio precario. E’ stato infatti il convegno dal titolo “Gestione delle acque a salmonidi: un’altra pesca per un altro futuro” ad aprire questa mattina (sabato 10 maggio ’08), presso il convento S. Croce di S.Anatolia di Narco, la due giorni di “Umbria fly fishing Festival”, la manifestazione che intende valorizzare la pesca a mosca in un ambiente suggestivo e accogliente quale è la Valnerina. “E’ arrivato il momento di riflettere su dove è arrivata la pesca sportiva e dove sta andando – sono state le parole di Mauro Natali, esperto ittiologo della Provincia di Perugia in apertura dei lavori; - occorre interrogarci ormai sul futuro della pesca sportiva e sull’identità stessa del pescatore sportivo, sempre più rispettoso dell’ambiente e consapevole delle sue prerogative. In 15 anni di co-gestione del fiume Nera - ha aggiunto Natali – abbiamo maturato una grande esperienza, ma ancor più determinanti sono gli effetti prodotti sui pescatori, tanto da poter guardare ormai al futuro in maniera diversa”. E la pesca a mosca, per il suo limitato impatto sull’ambiente e per il fatto che spinge il pescatore a conoscere e osservare a fondo il territorio in cui esercita l’attività, favorisce questo sforzo di miglioramento che congiuntamente enti pubblici e associazioni ambientaliste stanno compiendo. “La pesca a mosca – è stato detto nel corso del convegno che ha visto esperienze e tecnici diversi a confronto – gioca un ruolo importante nella co-gestione della risorsa ittica che, se rispettata, produce benefici per tutti e da molteplici punti di vista, compreso quello economico-turistico”. “Molto è stato fatto in questi 15 anni da Provincia e Legambiente in Valnerina – ha ricordato l’assessore provinciale Massimo Buconi – ma molto c’è ancora da fare. Occorre rendere stabile il particolare equilibrio raggiunto in quest’area, dove convivono attività diverse e dove c’è un uso plurimo della risorsa idrica. Solo così la Valnerina potrà godere appieno di questo suo prezioso patrimonio”. L’“Umbria fly fishing Festival”, che proseguirà nella giornata di domani nello scenario dell'antica Abbazia dei SS. Felice e Mauro situata sulle rive del Fiume Nera, offre una panoramica a tutto tondo del mondo della pesca a mosca, sia a livello nazionale che internazionale. Vi partecipano, oltre ai personaggi più conosciuti della pesca a mosca italiana, anche molti famosi fly tyers provenienti da ogni parte d'Europa e del mondo. Oltre all’esibizione dei costruttori sono previste dimostrazioni di lancio, con le più importanti scuole di lancio italiane, dibattiti, conferenze, workshop di costruzione, una mostra-mercato con la presenza delle aziende più importanti del settore, degustazione dei prodotti tipici locali, ed un importantissimo convegno internazionale sulla gestione delle acque da salmonidi. L'evento costituisce quindi un'importante occasione per tutti gli appassionati di questo sport, e una "finestra aperta" attraverso la quale tutto il mondo della pesca a mosca e non solo, potrà gustare ed apprezzare la bellezza e l'ospitalità della Valnerina. La pesca a mosca è una tecnica che facilita il rilascio del pescato in quanto l'esca artificiale non viene quasi mai ingoiata dal pesce, ma rimane in punta di bocca ed i danni arrecati al pescato sono minimi. Condividi