integrazione2.jpg
PERUGIA - “Integrazione a risposta dell’integralismo”: a dichiararlo il segretario generale regionale Filca Cisl Osvaldo Cecconi. “Sarà proprio Ponte Felcino, presso ex cinema Eden, ad ospitare la serata multietnica di martedì prossimo che si pone come un centrale momento di incontro e di festa nelle tre giornate di seminario di approfondimento sull’immigrazione e il lavoro”. “Cantieri interculturali: sulle tracce di convivenze possibili”: il titolo delle tre giornate di confronto e formazione organizzate in Umbria dalla Filca Cisl Nazionale dal 12 al 14 maggio. “Non a caso è stata scelta l’Umbria per ospitare tale iniziativa –ha affermato Cecconi- l’incidenza dei lavoratori stranieri, infatti, è particolarmente elevata nella nostra Regione: basti pensare agli iscritti alle Casse Edili di Perugia e Terni che superano il terzo della totalità dei lavoratori complessivi. I lavoratori stranieri, nello specifico, provengono per la maggior parte dall’Albania, dalla Romania e dal Nord Africa”. L’iniziativa punta l’attenzione sul ruolo dell’Anolf, categoria Cisl che tratta principalmente le questioni e problematiche riguardanti gli stranieri. I suoi responsabili, Antonio Cascianelli, Abdul Amahdar e Olia Serbini, hanno affermato che “lavoro regolare, ricongiungimento con la propria famiglia, diritti di cittadinanza, formazione specifica, conoscenza della lingua e delle tecniche di base del lavoro in cantiere sono questi i temi più cari agli stranieri che decidono di venire a vivere in Italia”. Gli obiettivi del seminario di approfondimento che vedrà la partecipazione del segretario nazionale della Filca Cisl Antonio Ceres ha, tra i principali obiettivi, quello di definire una maggiore conoscenza del fenomeno migratorio in Italia e in special modo nel settore edile, approfondire le problematiche dei lavoratori immigrati sia sul piano normativo che sul piano dei percorsi di vita e di lavoro, introdurre spunti di riflessione e quadri di riferimento sul rapporto tra culture differenti. Da un punto di vista prettamente sindacale, come tutelare al meglio i lavoratori stranieri in Italia in un’ottica di compenetrazione culturale e reale integrazione. Condividi