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Dopo i maxi sequestri di capitali e beni a disposizione delle cosche malavitose che sono stati eseguiti a Crotone da parte della Dia, il Corriere dell'Umbria - da tempo impegnato nelle indagini sulle infiltrazioni mafiose in Umbria - ha raccolto e pubblicato le testimonianze del Procuratore nazionale anti-mafia Piero Grasso, presente in Umbria in quanto ospite della Facoltà di Giurisprudenza. Grasso ha parlato di colpire il portafoglio delle cosche, della bontà delle leggi in vigore e della lentenza dei processi. "la lotta ai patrimoni dei criminali e delle associazioni mafiose è una priorità non da oggi" spiega Grasso "Perchè contro i mafiosi è più utile colpire le loro tasche che non il carcere, che è un rischio che tutto sommato, accettano di pagare". Grasso ha poi sostenuto che la legislatura anti-mafia in Italia è avanzata ("Contiamo su leggi all'avanguardia")ma che serve rendere più spedito il cammino della giustizia. "La lentezza dei processi dobbiamo riuscirla a eliminarla. Le sentenze che arrivano dopo dieci anni tolgono credibilità al servizio Giusitizia. Senza contare che una sentenza che colpisce dopo 10 anni, raggiunge una persona che può essere diversa da quella di due lustri prima" Condividi