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In un momento difficile per Rifondazione Comunista e per la Sinistra non del Pd in genere, la via del congresso e delle idee appare l'unica per rilanciare una stagione politica e sostenere un nuovo modo di fare conflitto sociale. Il portavoce comitato nazionale di Gestione del Prc, Maurizio Acerbo, sa che questa via è fondamentale ma allo stesso tempo deve essere all'insegna della non violenza: ovvero non deve essere uno scontro mortale che rischia di dividere per sempre il partito. "Per questo ho proposto - spiega Acerbo - la settimana prossima di scegliere le modalità delle tesi e non delle mozioni. Non perchè sia ingeneuo nè perchè penso, come mi ha obiettato un autorevole compagno, che i nostri iscritti siano dei pirla o dei bambini incapaci di affrontare una normale dialettica tra posizione diverse. Semplicemente ho l'impressione che gran parte dei compagni ci considerebbe dei pazzi se ci presentassimo nei circoli con quattro o cinque mozioni. E credo che all'esterno ci guarderebbero anche con non poco sconcerto". Lo scontro interno - già analizzato da autorevoli quotidiani come il Manifesto - rischia di essere inteso come l'ultimo sforzo per mantenere il potere quando il potere, se c'è, è esclusivamente interno. "Le mozioni - continua Acerbo - tendono a conquistare il proprio spazio di potere, trasferendo nei circoli la divisione dei gruppi dirigenti. I compagni hanno chiesto da più parti chiarezza. Ma questa non è assolutamente impedita dalla discussione su tesi ed emendamenti. Anzi il confronto di merito ne guadagnerebbe e soprattutto sarebbe più facile da circoscrivere". Ma ci sono le condizioni per evitare un conflitto interno che potrebbe lasciare sul campo troppi morti e pochi feriti in grado di portare avanti il progetto politico? Per Acerbo le condizioni ci sono. "Non credo che giovi a nessuno - spiega - la guerra nella quale gli iscritti chiamati a schierarsi prima che a ragionare, magari combattuta con un contorno di articoli sulla grande stampa invece di un dibattito sensato emerge un quadro da resa dei conti. Fare a pezzi rifondazione non mi pare un bel modo per rilanciare La Sinistra". Condividi