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PERUGIA - Soluzione definitiva per i precari agricoli dell’Università degli Studi di Perugia: sottoscritto l’accordo di stabilizzazione. I 38 lavoratori, che dal mese di novembre non percepivano alcuno stipendio, saranno stabilizzati a tempo indeterminato nei prossimi 3 anni. La compattezza dei lavoratori e dei segretari della Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil ha portato a un risultato storico, a conclusione di anni di trattativa tra l’Ateneo e le Organizzazioni sindacali. Nell’incontro di martedì scorso, dopo un serrato confronto tra i tre segretari Angelo Manzotti (Fai Cisl), Massimo Venturini (Flai Cgil) e Stefano Tedeschi (Uila Uil) da una parte e la delegazione del consiglio di amministrazione e del direttore amministrativo dall’altra, si è giunti a un accordi definitivo. Ad essere stabilito, nel medio periodo, il percorso volto alla stabilizzazione dei lavoratori precari nell’arco del piano triennale delle assunzioni. Nel corso dell’anno, il primo gruppo di lavoratori, composto da circa 10 persone, sottoscriverà un contratto part-time a tempo indeterminato. Il full-time arriverà in un secondo momento, quando tutti i lavoratori precari saranno stabilizzati. “Finalmente –hanno dichiarato i segretari- termina per questi 38 lavoratori e per le loro famiglie l’angoscia di una quotidianità fatta di incertezze e restrizioni economiche”. L’accordo prevede anche una risposta immediata e contingente per tutti: i lavoratori in questione saranno assunti a breve con contratto di lavoro a tempo determinato. Le organizzazioni sindacali hanno espresso la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, possibile grazie alla politica di concertazione che i segretari sindacali e il Magnifico Rettore Prof. Francesco Bistoni hanno portato avanti in mesi di trattative. Dopo un lungo periodo di contratti a tempo determinato, mediamente di 15 anni, il sindacato ha avuto la meglio nell’interesse dei lavoratori rappresentati. Condividi