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In seno alla commissione urbanistica di Corciano si è finalmente dibattuto, per iniziativa dei consiglieri Paolo Corgna (Prc-Se) e Gabriele Romani (Sd), sui vincoli ambientali nelle zone di Migiana, Mantignana, Capocavallo e Taverne, rispetto ai quali le posizioni del centro sinistra e del centro destra sono risultate per molti aspetti analoghe In particolar le posizioni di questi due schieramenti hanno concordato allorché si sono espresse contro l'imposizione di ipotetici vincoli paesaggistici che a dir loro comprometterebbero l'esplicarsi di ogni attività produttiva ed abitativa, oltre che la realizzazione delle grandi opere di viabilità. E che secondo l’ex sindaco Bruscia pregiudicherebbe anche un ulteriore allargamento della zona di costruzione per capannoni sulla direttrice che va da Taverne a Mantignana, alla quale assegna un ruolo importante per il furuto dei nostri figli. Al contrario noi riteniamo che nel territorio corcianese si sia costruito fin troppo, e male, come e stato fatto in pochi altri comuni e che, perciò, dovremmo accogliere tutti quei benedetti vincoli, così da tutelare ciò che resta del nostro ambiente naturale che, questo sì, abbiamo il dovere di preservare per il futuro dei nostri figli; un ambiente dove possano vivere almeno dignitosamente. In particolare, come Prc crediamo che sia importante che sulle questioni del modello dello sviluppo futuro di Corciano, il centro sinistra lo cale si apra nel suo complesso ad un confronto pubblico e partecipato con la gente, con i comitati ambientalisti e con le forze politiche interessate, non limitandosi alle sole dichiarazioni giornalistiche, ma passando finalmente dalle parole ai fatti per contribuire a fare maggiore chiarezza. Cio è fondamentale visto che poi, quando arrivano in consiglio comunale le varianti al piano regolatore che spalmano ulteriormente sul territorio nuove costruzioni di palazzi o capannoni che sottraggono ai cittadini gli spazi verdi e vivibili, regolarmente si dimostra il più delle volte propenso ad acoglierle, trascurando del tutto di prendere in considerazione l'impatto ambientale che questi interventi podurrebbero. 'esempio più recente al riguardo è quello di Taverne. Ma così continuando tutto il nostro territorio sarà assai presto totelmente compromesso,per cui continuare a proclamare l'intenzione di rivedere il piano regolatore nel chiuso degli uffici e, come sempre, evitando il confronto con la popolazione, assume il valore di uno slogan senza significato. Al contrario, Rifondazione Comunista propone, da più di dieci anni, una revisione e un riadattamento del modello attuale di sviluppo del nostro territorio, affinché questo si dimostri uno sviluppo per davvero sostenible ed un risanamento reale dell'ambiente. E forse non è un caso che adesso anche il centro sinistra corcianese comincia a pensarlo. Ci verrebbe di dire meglio tardi che mai! Continua a mancare completamente, comunque, l’attenzione all'esigenza di partecipazione alle scelte, perché è fondamentale che il cammino che deve condurci verso una vivibilità migliore del territorio si compia in un processo stabile e continuo di condivisione degli obiettivi che vogliamo raggiungere. Infine, per quanto riguarda il centro destra di Corciano, confessiamo di non aver ancora capito quale sia la sua linea politica rispetto a questo modello di sviluppo, visto che nella zona del Girasole vorrebbe una riduzione drastica delle volumetrie, mentre nel restante territorio vorrebbe un massiccio incremento delle costruzioni. Il centro destra è anche contrario a qualsiasi vincolo paesaggistico ed ambientale per la tutela dei territori che non sono stati ancora compromessi. Nella sua politica attacca i comitati ambientalisti che, a loro dire sarebbero i veri nemici dell’ambiente, ma non si ferma qui, perché attacca anche la sinistra che si permette di difendere ancora i lavoratori insieme all'ambiente. C'è perciò da domandarsi quali interessi voglia rappresentare: quelli dei cittadini di Corciano? Le costruzioni? Le grandi opere infrastrutturali? Gli imprenditori? Ci consola il fatto che abbiano finalmente dichiarato di non aver ancora capito di cosa stiamo parlando e si tratta di una presa di coscienza importante. Condividi