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"Non siamo riusciti a dare una risposta al disagio sociale. Qualcosa s'è fatto ma non abbastanza: abbiamo optato per una cura omeopatica quando la situazione aveva bisogno di una cura da cavallo". Lo dice il ministro uscente della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero ai microfoni di Ecotv. Commentando il risultato delle elezioni comuali a Roma, dove nella Sinistra arcobaleno c'è stata l'affermazione di Andrea Alzetta, il 'Tarzan' dell'associazione Action che si occupa del diritto alla casa, Ferrero spiega che si tratta di "un successo importante. Andrea è l'emblema non del politico che ti chiede i voti, ma della persona che se mandi in Consiglio Comunale lavorerà sui problemi di cui si occupa da sempre: porterà a casa dei risultati". Tarzan, per Ferrero, "esprime una cosa vera, ne avessimo tanti di Tarzan in giro per le città, ne avessimo tante di persone che sono riconosciute sul territorio". Insomma, la sinistra deve ripartire dal modello Tarzan? "Certo -dice l'esponente di Rifondazione - si può pensare alle forme estetiche diverse, ogni generazione ha le sue, ma in passato la sinistra aveva la capacità di avere tanti capopopolo, tanti leader popolari che riuscivano a individuare i bisogni di molti". Quelli che vengono, spiega ancora Ferrero, "sono anni di opposizione. Che però non deve essere un'opposizione parolaia ma un'opposizione che faccia come Tarzan: parta dai bisogni della gente". Con quali tempi? "Prima che questa opposizione si possa candidare al governo del paese dovrà passare un po' d'acqua sotto i ponti. Siamo chiamati a costruire una bella forza". Poche speranze... "No, se si pensa che pesava molto di più il partito comunista all'opposizione di quanto abbiamo pesato noi al governo: non è vero - conclude - che per cambiare le cose devi stare al governo, soprattutto se sei molto debole". Condividi