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Registro positivamente la presa di posizione di D’Alema». Però? «Però oggi non vedo le condizioni per una alleanza nazionale. E comunque parlarne ora non avrebbe effetti concreti, visto che non abbiamo elezioni alle porte. Il punto politico vero è se il Pd ha deciso di operare assieme a Berlusconi per demolire quello che c’è ancora della sinistra oppure no». E secondo Paolo Ferrero, i segnali che giungono sono pessimi, visto che, sottolinea il ministro uscente di Rifondazione comunista, «l’ala veltroniana del Partito democratico si dispone a macellare la sinistra». Addirittura? «Franceschini fa una scelta netta sostenendo che bisogna mettere una soglia di sbarramento anche alle elezioni europee». Franceschini sostiene che si deve superare l’l%, ma ha detto che la soglia deve consentire la rappresentanza delle forze intermedie citando esplicitamente la Sinistra. «So che si sta pensando al 5%. Noi alle politiche abbiamo preso il 3,2%. In ogni modo, una volta che si apre una discussione su questo, Dio solo sa come va a finire. Da parte di qualcuno c’è una voglia omicida di ridurre il sistema politico a due soli partiti. Ribadisco: il Pd lavora per distruggere la sinistra oppure no? D’Alema e Franceschini dicono due cose diverse. In realtà il discorso di D’Alema è composto da due parti». Ovvero? «La prima è l’idea che sia bene che la sinistra esista ed è il contrario di quello che dice Franceschini, che vuole impedire a delle forze politiche di vivere. La seconda è relativa, appunto alle alleanze. Se la scelta del Partito Democratico è una scelta di concertazione con la destra, non c’è nessun elemento di alleanza possibile. Viceversa se si sceglierà una strada di opposizione reale, ci potrà essere la costruzione di elementi comuni. Penso al tema del lavoro. Berlusconi parla esplicitamente del superamento dei contratti nazionali, della detassazione degli straordinari, delle elargizioni unilaterali da parte delle aziende. In sostanza vuole ristrutturare i rappporti sociali. Nel 2002 i Ds stettero con la Cgil di Cofferati contro la ristrutturazione dei rapporti di lavoro che partiva dall’ abolizione dell’ articolo 18. Oggi il Pd lavorerà su questa strada o lavorerà per avere Ichino presidente della commissione lavoro e fare in modo bipartisan la riforma del mercato del lavoro? Ci sarà dialogo tra i due schiertamenti sulle posizioni di Confindustria?» Ma eventualmente D’Alema quale interlocutore avra a sinistra? Il suo compagno di partito, Giordano, apprezza lo schema sulle alleanze, Sinistra democratica le vuole subito, il Pdci dice che riproporre il centrosinistra sarebbe dannoso… «E’ evidente che oggi ci siano posizioni diverse nella Sinistra l’Arcobaleno. Io sono contrario sia alla costituente della Sinistra proposta da Bertinotti sia alla costituente comunista proposta da Diliberto perché, se si realizzassero, spaccherebbero la sinistra per linee ideologiche. Il mio obiettivo è invece quello di ricostruire la sinistra partendo dai bisogni sociali. Se il mio punto di vista riesce ad andare avanti, confido che ci potremo trovare a costruire insieme una opposizione dal basso». Condividi