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"A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l'appalto, di fatto, della Tv Pubblica a Terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente": Claudio Petruccioli, presidente della Rai, interviene sulla puntata di 'Annozero' che Santoro ieri ha dedicato a Beppe Grillo. "Ieri sera - dice in una nota - Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltreché ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi. Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili; per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno - nell'ambito delle mie responsabilità - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi". IL CASO VERSO IL PROSSIMO CDA - Il caso della puntata di ieri di Annozero potrebbe finire sul tavolo del Cda della Rai che si riunirà mercoledì prossimo come di consueto. Dopo l'intervento del presidente della Rai Claudio Petruccioli, sembra molto probabile che i vertici del servizio pubblico radiotelevisivo discutano della puntata intitolata 'O bella Ciao' e dedicata a Beppe Grillo. Michele Santoro ha proposto stralci dell'intervento del comico fatto a Torino per il suo secondo Vaffa-Day: hanno suscitato reazioni indignate le parti in cui Grillo ha attaccato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il professor Umberto Veronesi. SANTORO: HO FATTO IL MIO DOVERE, RAI E' DI TUTTI - "Ho fatto come sempre il mio lavoro, con ottimi risultati per l'azienda e portando a termine una trasmissione difficile che ha dovuto sopportare durante il suo svolgimento insulti e provocazioni preordinate": sono le parole di Michele Santoro dopo le polemiche sollevate dalla puntata di ieri di Annozero e la dura presa di posizione nei suoi riguardi di Claudio Petruccioli. Il giornalista ribadisce di aver fatto l'interesse del pubblico; osserva che Grillo è di fatto un soggetto politico e quindi responsabile di quanto afferma e soprattutto Santoro dice di "attendere fiducioso" le iniziative che Petruccioli intenderà intraprendere. In ogni caso non ritiene che "esse potranno continuare a consentire ai leader dei partiti di dire quello che vogliono nella televisione pubblica, proibendo invece a un unico soggetto politico, Beppe Grillo, di esprimere il proprio pensiero". "La Rai - ricorda Santoro - appartiene infatti al pubblico e non ai partiti e la libertà d'espressione é tutelata dalla Costituzione Repubblicana". Ansa, 2008-05-03 Condividi