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di Nicola Bossi Una occupazione, per il momento, soltanto simbolica. Durata una quindicina di minuti. E' andata così la prima vera e grande giornata di protesta contro Trenitalia da parte di tutti i sindaci, i sindacati, gli onorevoli umbri, le forze di sinistra e semplici cittadini-utenti del territorio umbro che si estende da Nocera fino a Gualdo Tadino per poi passare per Fossato di Vico-Gubbio. Ma alla manifestazione di protesta ha anche preso parte dei rappresentanti dei comuni di Fabbriano, Cantiano, Cagli: quindi anche il versante marchigiano. Presenti alla manifestazione gli onorevoli Domenico Benedetti Valentini, Sandra Monacelli, Paolo Brutti e Stefano Zuccherini che insieme ai sindaci e l'assessore regionale Giuseppe Mascio hanno concordato di riaprire con urgenza e fermezza un tavolo delle trattive con Trenitalia. Una richiesta motivata soprattutto dal fatto che il Governo ha stanziato denari anche per quei sei eurostar che l'azienda ha deciso di non far fermare più alla stazione di Fossato di Vico-Gubbio. Dall'azienda comunque non è arrivato nessun segnale distesivo. Comunque, dal 17 dicembre hanno fatto sapere che sono disposti i vertici di Trenitalia a sedersi intorno ad un tavolo per ragionare ancora una volta con l'Umbria. Incitati anche dal sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, il comitato anti-Trenitalia però non vuole in questi giorni di attesa mollare la presa. E così a partire da lunedì, quando scatterà il nefasto orario invernale, scatteranno dei blocchi sistematici della circolazione in direzione Fossato verso Ancona e Foligno. Condividi