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PERUGIA - La curia diocesana di Assisi prende posizione sulla recente ordinanza del sindaco con norme restrittive per chi mendica sul territorio comunale affermando, tra l'altro, che ''in questa materia non basta sanzionare e reprimere''. In una nota la curia assisana, guidata dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino, definisce ''necessario, specie in una citta' che si gloria dello spirito di Assisi, che si incrementino e all'occorrenza si creino adeguati servizi di accoglienza che aiutino ad uscire dalla prassi della mendicita' coloro che sono realmente nel bisogno. Allontanarli dalla citta' di Francesco, senza nulla fare per risolvere il loro problema, sarebbe davvero incomprensibile e inaccettabile''. Per la curia di Assisi, l'ordinanza emanata ''in modo del tutto autonomo dall'amministrazione comunale'', riguarda un fenomeno di mendicita' e, ''non di rado, di sfruttamento della mendicita' che talvolta assume forme moleste e persino violente comportando obiettivi problemi per l'ordine pubblico. Appare quindi come un atto doveroso della pubblica amministrazione. Si ricorda, tuttavia, che in questa materia non basta sanzionare e reprimere. Accanto al fenomeno preso di mira, esistono tante situazioni di effettiva indigenza''. A tal fine la chiesa locale ''assicura ogni possibile collaborazione per lo sviluppo dei pubblici servizi di accoglienza, di solidarieta' e giustizia sociale'', e rende noto che ''soprattutto attraverso la Caritas diocesana, le parrocchie, le comunita' religiose, le varie strutture caritative e di accoglienza, gia' da tempo e in diversi modi risponde alle domande di tanti poveri che bussano alla sua porta''. Condividi