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Un ex leader Neo Fascista vince a Roma Gianni Alemanno, un ex neo fascista e attuale alleato di Silvio Berlusconi, ha ottenuto la vittoria per diventare il primo Sindaco romano di destra, dalla Seconda Guerra Mondiale, dopo la promessa di affrontare il problema dell’illegalità e dell’immigrazione illegale. Con la maggior parte dei voti contati, Alemanno ha ottenuto il 53.6% vincendo su Francesco Rutelli, che ha governato Roma dal 1993 al 2001 ed ha lavorato come Ministro della Cultura nel Governo di centro-sinistra formato da Romano Prodi nel 2006. Un ex giovane leader del Movimento Sociale Italiano Neo Fascista, o MSI, poi membro del partito di Alleanza Nazionale inglobato successivamente nel Partito del Popolo delle Libertà di Berlusconi, Alemanno ha fatto propaganda sulle stesse questioni che hanno aiutato Berlusconi ed il suo partito con la Lega Nord contro gli immigrati, a battere Prodi nelle elezioni nazionali del 13 e 14 Aprile. I Romani hanno votato ieri e domenica per la carica di Sindaco in un contesto di disputa, dopo che Rutelli aveva battuto Alemanno in un primo round, il 13 ed il 14 aprile, con il 46% dei voti contro il 41% di Alemanno, che erano meno del 51% richiesto per aggiudicarsi la vittoria al primo round. Alemanno, 50enne, ieri ha invertito i risultati, aiutato dal trionfo nazionale di Berlusconi e dall’aver preso i voti di un candidato della destra che si è ritirato. Due stupri dopo il primo round di elezioni, presumibilmente compiuti da alcuni Rumeni che si trovavano a Roma, hanno aiutato Alemanno a portare avanti la sua promessa di espellere dalla città 20.000 immigrati che, a suo dire, hanno commesso crimini, ma che sono successivamente stati rilasciati. Articolo originale di Tom Kington pubblicato in: The Guardian del 29 aprile 2008 Condividi