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Michele Fabiani resterà in carcera a Sulmona in Abbruzo: a sette mesi dal blitz dei carabinieri che gli affibbiò le accuse di eversione, terrorismo, minacce e atti vandali. Il sospetto più pesante: quello di aver inviato pallottole al presidente della Giunta regionale, Maria Rita Lorenzetti. Michele resterà dietro le sbarre - ultimo dei presunti terroristi a subire questo trattamento - perchè lo ha deciso la Cassazione poprio nelle ore scorse. Lo stesso organo che ha confermato gli arresti domiciliari per gli altri imputati. Di seguito la nota stampa del Comitato 23 ottobre che si batte per la scarcerazione dei presuti terroristi spoletini. "Incomprensibile. Perché trasformare chi ha idee diverse da chi ha il potere, da avversario a terrorista. A chi giova! Se i ragazzi di Spoleto sono terroristi, i terroristi che cosa sono ? Se chi non ha un'arma, una lira, una organizzazione, una base è un terrorista, chi ammazza, fa esplodere bombe, si riunisce all'ombra dei servizi, cos'è ? Se una scritta su un muro è terrorismo, chi traffica armi cos'è ? Se chi diffonde le proprie idee è un terrorista, se l'amicizia è terrorismo, la Costituzione e la democrazia sono state cancellate. Se la gioventù è terrorismo la maturità è ingiustizia. I ragazzi di Spoleto sono ragazzi e basta. I terroristi a Spoleto non ci sono mai stati. La città lo sa e chiede che gli vengano restituiti i propri figli, liberi". Condividi