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di Nicola Bossi Assessore Mascio, domani quando sarà alla stazione ferroviaria di Fossato a manifestare nessuno gli dirà nulla, ma sotto-sotto c'è chi vocifera che ha pensato soltanto a salvare gli eurostar di Perugia. "Chi lo vocifera lo fa soltanto adesso. Anche perchè la maggior parte dei politici si è accorta soltanto in questi giorni che Trenitalia voleva fare fuori l'Umbria da tutto. E quando intendo da tutto voglio dire anche dai treni regionali. Eppoi a queste voci rispondo che caso mai se proprio mi dovevo vendere lo avrei dovuto fare per la salvezza dei pendolari di Orvieto. Un territorio che elettoralmente verrà chiamato a giudicare direttamente il più operato. Al di la delle battute, è dal 5 ottobre che ci stiamo battendo. Non accetto questa sconfitta perchè è vergognosa e giocata in malafede tra Trenitalia". In che senso? "Avevo avuto precise rassicurazioni dai vertici di Trenitalia che si erano detti disponibili a portare avanti il servizio se il Governo avesse messo a disposizione le giuste risorse finanziarie. Il Governo lo ha fatto, ma loro poi hanno fatto orecchie da mercante. Domani sarà a Fossato di Vico per protestare: dobbiamo fare un grande baccano per riaprire il tavolo delle trattative. E poi la sera ad Orvieto". Di Orvieto nessuno parla eppure la beffa, in termini di numeri, è stata maggiore proprio in questo territorio. "Purtroppo per molti già superato San Martino in campo l'Umbria è bella che finita. Comunque, ad Orvieto l'eurostar fermerà solo a Chiusi e questo nonostante che mille pendolari ogni giorno vanno a lavorare verso Firenze e verso Roma. Numeri molti più alti di Perugia e Fossato. Inoltre, Orvieto ha pagato un dazio pesante. Una parte del territorio è stata presa dall'alta-velocità". Va bene ma questo accadrà anche a Fossato, Gualdo e Foligno. "Il doppio binario dovrebbe avvenire entro il 2030. Comunque, per quale motivo questi territori tagliati fuori dalle fermate dovranno dare il proprio territorio a Trenitalia?" Ma a Perugia almeno possiamo dormire sonni tranquilli? "Direi proprio di no. Adesso gli eurostar sono confermati per otto mesi. I numeri sono pochi. O impariamo a prendere il treno per andare a Roma oppure la società riproporrà sempre questo problema". Condividi