Meredith Kercher e' stata prima ferita alla gola e poi strangolata mentre forse cercava di difendersi. La morte e' sopraggiuntain 7-10 minuti e sarebbe stato impossibile salvarla. E' la conclusione alla quale sono giunti i periti del gip di Perugia che hanno eseguito un esame medico-legale sul caso della studentessa inglese. Dalla perizia emerge che la giovane ha avuto un rapporto sessuale prima di morire, ma gli esperti non sono stati in grado di stabilire se fosse consenziente o meno. Conclusioni contenute in un elaborato di una sessantina di pagine messo oggi a disposizione delle parti e che ancora non chiarisce cosa e' successo nella casa di via della Pergola. Sabato prossimo i risultati saranno oggetto di un confronto nell'udienza in programma davanti al giudice Claudia Matteini. L'esame e' stato infatti eseguito con la formula dell'incidente probatorio che dara' valore di prova al suo esito in un eventuale processo. Per rispondere ai quesiti del gip, i periti - Mariano Cingolani, Anna Aprile e Giancarlo Umani Ronchi - non hanno ritenuto necessario esaminare nuovamente il cadavere. Si sono invece basati sui reperti e sulla documentazione proveniente dall'autopsia svolta dal consulente del pubblico ministero Giuliano Mignini. Secondo i periti, Meredith Kercher venne uccisa tra le 18.50 del primo novembre e le 4.50 della notte successiva, cioe' a distanza di 20-30 ore dall'inizio dei rilievi del medico-legale Luca Lalli (che aveva invece collocato intorno alle 23 la presunta ora del decesso). Gli esperti sottolineano pero' che dall'indagine svolta dalla polizia e' emerso come la giovane fosse ''certamente in vita'' alle 20.45 del primo novembre. Nella perizia si sostiene poi che la studentessa ha avuto un rapporto sessuale ''recente'' rispetto alla morte, ma si afferma anche che ''non e' possibile'' stabilire se sia stato consenziente o meno. Un dato sottolineato dai difensori di Rudy Guede, gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, per i quali ''non emerge la prova di una violenza sessuale''. Il giovane ivoriano ha infatti ammesso la sua presenza nella casa di Mez la sera del delitto e di avere avuto con lei un approccio, negando pero' ogni addebito per la morte di Mez. Riguardo alle cause della morte, dalla perizia emerge che la giovane e' stata colpita alla gola con un ''mezzo da punta e taglio dotato di lama monotagliente'' e il suo stesso sangue ha contribuito a soffocarla mentre, subito dopo, e' stata strangolata. Conclusione alla quale gli esperti sono giunti esaminando tra l'altro la frattura dell'osso ioide collocato sul collo,mentre le lesioni riscontrate sugli arti li hanno portati a ipotizzare Condividi