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Altre quattro persone sono state arrestate dalla polizia in relazione all'indagine sull'omicidio dell'ex collaboratore di giustizia, Salvatore Conte, di 47 anni, di Napoli, il cui cadavere era stato sotterrato in un bosco nei dintorni di Gubbio. Due sono accusate del delitto mentre le altre devono rispondere a vario titolo di diversi reati. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, disposte dal gip su richiesta della Procura della Repubblica di Perugia, sono state eseguite la scorsa notte dagli agenti della squadra mobile del capoluogo umbro, in collaborazione con i colleghi della squadra mobile di Firenze e del Commissariato di Assisi. I nomi degli arrestati non sono stati resi noti perche' le indagini per ricostruire la vicenda non sono ancora concluse. Salvatore Conte sarebbe stato ucciso per un regolamento di conti con diversi colpi di arma da fuoco. Il suo corpo venne trovato il 26 novembre scorso dal personale del commissariato di Assisi e della Squadra mobile di Perugia nelle campagne di Santa Cristina di Gubbio nell' ambito di indagini su rapine avvenute in Umbria. Per il suo omicidio, il 9 marzo scorso, la polizia aveva gia' arrestato un altro ex collaboratore di giustizia, Roberto Salvatore Menzo, di 47 anni, di Niscemi (Caltanisetta), con precedenti per associazione per delinquere, omicidio, rapina, truffa e traffico di armi e di droga. Dall'indagine e' emerso che Conte sarebbe stato ucciso da Menzo per dissapori sulla gestione e sulle attivita' di una articolata organizzazione criminale composta da ex pentiti e dedita non solo in Umbria al traffico della droga e delle armi ed alle rapine e della quale facevano parte entrambi, insieme anche ad un altroex collaboratore di giustizia pugliese, Marcello Russo, ricercato per una rapina avvenuta a Voghera e che era stato arrestato dalla polizia di Perugia alla vigilia di un' altra rapina in programma il giorno successivo in Umbria. Condividi