Personale del Corpo forestale dello Stato, su delega della procura di Taranto, sta eseguendo controlli in tutta Italia in enoteche e cantine cooperative che nei mesi scorsi hanno acquistato mosti adulterati prodotti negli stabilimenti di un'azienda di Massafra (Taranto) e di una di Verona. All'operazione partecipano anche funzionari dell'Ispettorato del Ministero della Sanita'. A quanto si e' appreso, sarebbero gia' finiti sotto sequestro ingenti quantitativi di vino, sfuso o imbottigliato, ottenuto con uva bianca da tavola, acqua, barbabietola da zucchero e saccarosio. A quanto e' stato accertato a Massafra, il mosto venduto non conterrebbe sostanze pericolose, ma ne e' stata alterata la gradazione alcolica, con sostanzezuccherine: pratica questa che e' vietata. Nell'ambito dei controlli sono state sottoposte a rigorosi accertamenti quattro case vinicole pugliesi: due nella provincia di Lecce, una di Brindisi e una in provincia di Foggia. Perquisizioni anche in un'altra decina di aziende con sedi nelle province di Brescia, Bologna, Cuneo, Perugia, Alessandria, Modena, Verona e Ravenna. Gli inquirenti stanno valutando l'ipotesi di chiusura degli opifici in cui e' stato trovato il vino adulterato. Condividi