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di Katia Bellillo* Tanta parte della società italiana chiede ai partiti della sinistra di accelerare il passo per ridare slancio al progetto unitario. Sentiamo tutti l’urgenza di una forza politica capace di dare rappresentanza ai valori della laicità, dell’uguaglianza e della pluralità per alzare una solida barriera contro gli orribili rigurgiti sessisti, omofobici, razzisti e xenofobi che stanno minando la convivenza civile. Come non sentire questa responsabilità che ci impone di appassionarci per riaccendere la speranza che un altro mondo è possibile. Dobbiamo superare i confini e gli interessi dei singoli partiti per guardare alle persone e all’ambiente e comprendere che è urgente una nuova idea dello sviluppo che collochi al centro la qualità e le aspettative di vita delle persone e il rispetto dell’ambiente contro il profitto. Possiamo ridare forza al sogno che distribuisce diritti a tutti, per far vivere il pianeta e far vivere con dignità tutti gli esseri umani. Un progetto attento nei confronti della natura, dell’ambiente, che annulli lo sfruttamento inarrestabile del profitto, l’alienazione degli sfruttati che rendono proprio per questo inumano il capitalismo. Il simbolo verrà compreso se si riempie di valori. Abbiamo un riferimento eccezionale nella Carta Costituzionale che oltre mezzo secolo fa plasmava uno scenario sociale e civile, ambientale e culturale di democrazia diffusa e di consapevole governo della risorsa umana ed intellettuale del suo popolo. Dobbiamo recuperare la forza della centralità del lavoro come occasione di liberazione individuale e collettiva e definire norme che cancellino le tante discriminazioni che tante e tanti cittadini sono costretti a subire. In questo ultimo decennio i nostri valori sono stati capovolti, il mercato vittorioso ci ha trasformato in consumatori, si è insinuata l’idea della libertà selvaggia con l’impegno sistematico di cancellare la presenza dello Stato, si è capovolto il rapporto fra i diritti di libertà e la libertà di mercato che ha ormai il primato. Non è un compito facile, ma dobbiamo riappropriarci prima di tutto del valore della libertà che per essere tale deve appartenere a tutti, ridare forza e consistenza alla democrazia attraverso il ruolo autorevole delle Istituzioni. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, senza temere di metterci in gioco, con generosità e passione; la fase, difficile, ha in sé elementi che, se sviluppati, potranno aprire inusitati ed entusiasmanti scenari che delineeranno la nuova società. onorevole umbro del Pdci Condividi