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di Isabella Rossi Oggi a Perugia, presso la Sala della Vaccara del Palazzo dei Priori, alle 17,30, si terrà un incontro organizzato dal Comitato Umbro dell’Associazione Ossigeno sul tema “Violenza sulle Donne”. Presente anche la presidentessa di Ossigeno, Katia Bellillo, già Ministro per le Pari Opportunità e attualmente deputata Pdci. Dopo i tre giorni di Riccione, organizzati dall’Associazione per promuovere il dibattito sulla drammatica emergenza italiana della violenza di genere – proprio in concomitanza con la grande manifestazione di Roma che ha visto il 24 novembre sfilare ben 150.000 donne per protestare contro il “femminicidio” italiano: 62 donne uccise solo nei primi sei mesi del 2007, e, secondo i dati Istat, 6 milioni e mezzo che ha subito, una volta nella vita, violenza fisica o sessuale – Ossigeno apre il dibattito alla cittadinanza di Perugia e a tutta l’Umbria. “Infondere una cultura del rispetto, ma anche rafforzare una piena coscienza del fenomeno sono”, secondo Katia Bellillo, “strumenti importantissimi da opporre all’attuale ondata di violenza”. E in questa opera il sostegno da parte maschile è imprescindibile. Ecco perché oggi a Perugia verrà presentato un manifesto sottoscritto da uomini che intendono proclamare a gran voce la loro estraneità alle logiche di sopraffazione che intervengono nella violenza di genere, in Italia prima causa di morte o invalidità permanente delle donne tra i 14 e i 50 anni. I l problema della violenza sulle donne, è evidente, chiama in causa tutte le persone di buon senso. Solo una solida coscienza civica, che non sia ostaggio di speculazioni politiche o religiose, può infatti opporsi efficacemente alla ancora troppo scarsa coscienza del fenomeno a livello nazionale. Ed Elena Bistocchi, vicepresidente del Comitato Ossigeno di Perugia, rivela che “ il problema della violenza sulle donne è anche sul territorio umbro una necessità. Attraverso un polo giuridico, che presta sia consulenza legale gratuita che, nei casi in cui fosse ritenuto necessario, assistenza legale gratuita, e un polo psicologico, si vuole contribuire a fornire aiuto concreto a tutte le vittime.” L’obbiettivo a lunga scadenza è quello di creare una casa di accoglienza in cui le vittime di violenza possano trovare un luogo di prima accoglienza che permetta loro di tornare ad una quotidianità sana. Condividi