vino.jpg
PERUGIA - Una frode che vede come vittime i consumatori, ma anche l'intero comparto della produzione del vino: questa la posizione di Confagricoltura Umbria e Perugia in merito alla notizia del vino corretto o fabbricato con sostanze pericolose per la salute. “La Confagricoltura – è detto in una sua nota - e tutti gli agricoltori associati ringraziano le forze dell'ordine per aver portato alla luce questa grave frode che da un lato danneggia il consumatore, dall'altro colpisce l'intero settore del vino mettendo in evidenza la concorrenza sleale di chi produce una miscela alcolica 'tagliata' anche con liquidi dannosi alla salute, per poi spacciarla come vino e venderla a prezzi bassissimi”. “Il calo di fiducia da parte del consumatore - prosegue l'associazione agricola - rovina l'immagine del settore e rischia di tradursi in un danno economico per i produttori, anche per coloro che hanno sempre puntato sulla legalità e sulla qualità. Il tutto in un momento di difficoltà dei mercati”. Confagricoltura regionale e provinciale si dicono “pronte a portare avanti, nelle sedi più appropriate, ogni azione di tutela del settore e insieme a tutti i vitivinicoltori auspicano che chi ha frodato sia perseguito senza indugio e chiamato a renderne conto davanti alla giustizia”. L'associazione degli agricoltori, infine, mette in guardia i consumatori “da quei prodotti venduti ad un costo eccessivamente basso, ricordando loro che non è possibile vendere vino a prezzi più bassi degli stessi costi di produzione della filiera”. Condividi