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Meredith Kercker, la notte del suo omicidio, sarebbe stata completamente ubriaca, a tal punto che avrebbe rischiato di andare in coma etilico, se avesse bevuto un bicchiere in più. La ricostruzione è stata fatta da Panorama - il settimana di Maurizio Belpietro - che sarebbe venuto in possesso degli esami chimici-tossicologici fatti sul corpo della ragazza inglese su richiesta della Procura di Perugia. Tecnicamente si chiama "pre-coma etilico". Uno stato di alterazione che a sorpresa si inserisce della ricostruzione dell'ultima notte di vita di Merdith. La ragazza il 2 novembre del 2007 ha prima cenato con alcune sue amiche straniere, poi tra le 20,30 e le 21 si sarebbe diretta nella sua piccola villa di Sant'Antonio. Una cena frugale - magari accompagnata da qualche aperitivo precedente - che non sembra giustificare lo stato di pre-coma etilico. Anche stando alle dichiarazioni delle ragazze sue commensali quella sera, ascoltante dal Pm Mignini. Sul ritorno a casa e su quello che accadde non ci sono certezze. L'unico che parla è Rudy Guede, l'ivoriano di Perugia accusato di essere uno dei potenziali killer di Meredit, che ha confermato di essere stato in quella casa e di aver visto l'assassino colpire al colpo la ragazza inglese. Rudy è andato nella villetta di via Sant'Antonio perchè la sera precedente, per la festa di Hallowen, aveva strappato a Meredith una promessa di rivedersi, da soli, all'indomani a casa sua. Ma in nessuna ricostruzione di Rudy fatta ai magistrati si è mai parlato di una Meredith alterato dall'alcool. Condividi