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Questa mattina Damiano Stufara, candidato alla Camera dei Deputati in Umbria per la Sinistra l'Arcobaleno, accompagnato da Simone Guerra, capogruppo de la Sinistra l'Arcobaleno nel Consiglio Comunale di Terni, si sono recati presso il terminal bus della stazione di Terni per portare la propria solidarietà ai lavoratori ed alle lavoratrici delle cooperative sociali in partenza per la manifestazione nazionale di Roma in occasione del primo sciopero generale della cooperazione sociale. "Si tratta" hanno detto Stufara e Guerra, "di una mobilitazione di grande rilievo, che giunge in una fase delicata per il sistema di welfare italiano. La sacrosanta rivendicazione dei lavoratori e delle lavoratrici dei servizi socio-sanitari e socio-educativi di vedersi rinnovato il proprio contratto nazionale, scaduto da oltre un biennio, si unisce alla necessità di superare una precarietà del lavoro sociale che produce il duplice effetto di rendere incerta la vita di quei lavoratori e di abbassare la qualità dei servizi e dello stato sociale." "I lavoratori e le lavoratrici della cooperazione sociale", continuano Stufara e Guerra, "sono una risorsa, e non possono essere utilizzati come elemento di abbattimento dei costi. In Italia i bisogni sono in crescita e la spesa sociale è ancora drammaticamente bassa, nonostante gli indubbi miglioramenti che nell'ultimo biennio si sono prodotti. La cooperazione sociale è un settore fondamentale per innalzare la capacità di dare risposte a quei bisogni espressi dalla società. Per questo occorrono maggiori diritti che possano muoversi sulla strada intrapresa in questi anni dalla Regione Umbria che, unica fra le regioni italiane, ha costruito il nuovo tariffario regionale, in vigore dallo scorso luglio, prevedendo il fatto che dall'inizio del 2008, con due anni di anticipo rispetto al resto del Paese, i contributi dei lavoratori delle cooperative sociali fossero calcolati sul salario pieno e non sul salario convenzionale. Facciamo appello ai comuni umbri affinché facciano la propria parte nel riconoscimento di diritti che incidono sia sulla qualità e dignità del lavoro sociale che sulla qualità ed efficacia della rete dei servizi sul territorio." "Ci rivolgiamo", concludono infine Stufara e Guerra "alle centrali cooperative affinché, a seguito della grande mobilitazione odierna, si possa riavviare un confronto nel quale ci si renda disponibile a valorizzare la dignità del lavoro e la qualità dei servizi attraverso un rinnovo contrattuale che non può più essere ulteriormente rinviato." Condividi