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BARI - Immagini del cadavere di Meredith Kercher, la studentessa inglese trovata uccisa in casa a Perugia il 2 novembre scorso, sono state mandate ieri sera in onda dal programma di approfondimento “Il Graffio”, su Telenorba7, condotto dal direttore del Tg Norba, Enzo Magistà. Le immagini sono quelle girate dalla Polizia scientifica il 2 novembre, quando veniva esaminato per la prima volta il luogo dell'omicidio dov'era ancora il cadavere. Le immagini sono assai crude: per questo, sono state mandate in onda intorno alle 23, Magistà ha avvisato gli spettatori che si trattava di immagini “forti” e per dieci secondi è stato tenuto sullo schermo un cartello nel quale si sconsigliava la visione ad un pubblico non adulto e a persone che ritenevano di non poter sopportare immagini “forti”. Il filmato dura due minuti e mezzo circa. Il cadavere è a terra, accanto al letto, coperto da un piumone bianco, dal quale spunta un piede della ragazza. Poi viene tirato su il piumone e nelle immagini mandate in onda si vede il corpo dalla testa fino alla pancia. Si vede la gola squarciata, sulla quale si sofferma la telecamera. Gli occhi della ragazza sono coperti con una mascherina. Successivamente gli investigatori voltano il cadavere: nel filmato si vede quindi la schiena della ragazza, sporca di sangue, ed il sedere. Nel corso della trasmissione di Telenorba, dedicata ai delitti irrisolti e al modo con cui oggi vengono condotte le indagini, è stato anche rivelato che la parte del reggiseno di Meredith Kaercher su cui è stato trovato il Dna di Raffaele Sollecito, lo studente barese in carcere per l'omicidio, è stato scoperto dalla polizia scientifica il 2 novembre, nel corso del primo sopralluogo eseguito nella stanza della vittima. E' stato però repertato solo nel secondo sopralluogo, compiuto il 18 dicembre, nel quale il pezzetto di reggiseno appare in evidente stato di deterioramento. Il filmato trasmesso da Telenorba mette in evidenza che il pezzo di reggiseno è stato contaminato fra il primo e il secondo sopralluogo. Nelle immagini girate dalla Polizia Scientifica il 2 novembre il pezzetto di reggiseno è bianco, in quelle successive è sporco e collocato in un posto differente dal primo. Si è parlato anche della impronta di scarpa impressa nel sangue della vittima, che secondo la Procura di Perugia apparterrebbe a Sollecito. Dopo il secondo sopralluogo si disse che l'impronta era scomparsa, probabilmente evaporata: dalle immagini emerge chiaramente che quella ed altre impronte furono cancellate dagli stessi agenti durante la campionatura delle tracce ematiche. Condividi